Obbligo di dimora e di firma in attesa di perfezionare il patteggiamento che dovrebbe attestarsi intorno all’anno di pena: così è finito l’interrogatorio di convalida nei confronti di Hicham O., il marocchino di 33 anni che sabato scorso si è fatto correre dietro da polizia municipale e Volanti e che ha dato in escandescenze al momento dell’arresto, quando era nelle celle di sicurezza della Questura di Asti e anche al Pronto Soccorso dove è stato portato per curare le lesioni riportate.
Difeso dall’avvocato Cardello, ieri mattina, davanti al giudice Bertelli Motta, ha dichiarato di non ricordare assolutamente nulla di quanto successo sabato pomeriggio, sera e notte. Ha ammesso il suo grave stato di ubriachezza aggravato anche dall’aver preso un farmaco che evidentemente ha interagito con l’alcol.
Tutto è iniziato sul piazzale del Lidl dove una pattuglia di polizia municipale è intervenuta per rilevare l’investimento di una persona da parte di un’auto in manovra nel parcheggio del supermercato. La persona investita era in compagnia di Hicham il quale, già alterato, all’arrivo degli agenti, ha cominciato ad inveire arrabbiato per quanto successo e per la distrazione dell’auto. Gli agenti lo hanno allontanato e hanno ripreso i rilievi; lui è entrato nel supermercato, ha aggredito un cliente e si è dato alla fuga verso il Dlf. E’ stato riacciuffato in via Al Mulino, ma era impossibile bloccarlo. Nel divincolarsi ha anche morsicato un agente, trapassandogli gli stivali di ordinanza e arrivando al polpaccio. Ma è stato solo l’inizio di un crescendo di agitazione senza controllo che ha portato la municipale a chiedere l’intervento di un’altra pattuglia e poi delle Volanti della Questura che lo hanno portato nelle celle di sicurezza. Neppure qui si è calmato e quando è stato portato al Pronto Soccorso i medici non riuscivano a sedarlo e medicarlo.
La sua nottata è finita al carcere. Lunedì mattina, in aula, si è presentato in tutt’altra condizione, ha detto di essere in Italia fin da bambino, di aver studiato qui e di avere una casa. Il giudice ha disposto la scarcerazione e gli obblighi di dimora e di firma in attesa della direttissima fissata per il 22 marzo.
E’ indagato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni ai vari operanti che, nella cattura e nella detenzione, si sono avvicendati. Per l’agente morsicato si prospetta ora tutta la profilassi sanitaria conseguente al gesto.
2 risposte
E’ un buon esempio di inserimento culturale e sociale. Non solo ha abbandonato i dettami della sua religione che vietano vino e birra, ma ha seguito le mode giovanili nostrane, molto tolleranti verso le ubriacature. Merita la la cittadinanza onoraria.
Dopo quello che ha fatto merita la cittadinanza ordinaria? Ma come ?
Un grazie alle nostre forze dell’ordine !!!!
E anche ai sanitari che operano nei pronto soccorso. …