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“Sentinelle” del vicinato anche nel capoluogo
Cronaca

“Sentinelle” del vicinato anche nel capoluogo

La strutturazione di una consuetudine delle piccole realtà, quella di avere un costante controllo, attraverso la capacità di analizzare e individuare ciò che è anomalo o insolito

La strutturazione di una consuetudine delle piccole realtà, quella di avere un costante controllo, attraverso la capacità di analizzare e individuare ciò che è anomalo o insolito. E’ quanto si propone il protocollo per l’attivazione del progetto “Controllo di vicinato”, firmato martedì mattina dal Prefetto Paolo Formicola e dal sindaco di Asti Maurizio Rasero, alla presenza del Questore e dei comandanti dei carabinieri, guardia di finanza e polizia municipale.

I cittadini diventano “sentinelle” del territorio e la loro attività sarà inserita in un quadro di regole ben precise: avranno il compito, attraverso una rete di contatti, di segnalare eventuali presenze sospette sul territorio, passaggi di veicoli che destano dubbi, anomalie, ma anche eventuali criticità. Le segnalazioni giungeranno poi, tramite coordinatori appositamente individuati, alle forze dell’ordine.

«Integrazione, coesione e partecipazione»

«L’obiettivo è quello di incrementare le condizioni di sicurezza della città e, in primo luogo, delle sue frazioni, le cosiddette “ventine”, valorizzando percorsi di cittadinanza attiva, di partecipazione diretta alla cura del territorio e di coesione sociale – ha sottolineato il Prefetto – Il protocollo che firmiamo è uno strumento che raggiunge gli obiettivi dell’integrazione, partecipazione e coesione e proprio per questo sono molto soddisfatto di questo progetto. Il “Controllo di vicinato” in altre parti d’Italia ha già dato risultati notevoli e nell’Astigiano abbiamo l’esempio del Protocollo firmato per la Valle Bormida che ha già dato buoni risultati in particolari situazioni». Gruppi spontanei sono già attivi in alcune zone dell’Astigiano.

Appositi cartelli sul territorio

L’iniziativa, che sarà segnalata sul territorio mediante apposita cartellonistica, si inserisce anche nella strategia condivisa nella seduta del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza del 18 dicembre «per il miglioramento dei livelli di sicurezza e per incidere positivamente sulle situazioni di degrado e illegalità del capoluogo».

Un progetto che contribuisce all’attività di prevenzione e controllo del territorio svolta dalle forze di polizia su cui ha espresso la sua soddisfazione anche il sindaco Rasero. «Si provvederà anche ad incontri di formazione dei cittadini, che non avranno il compito di intervenire, ma esclusivamente di segnalare ai coordinatori – ha spiegato Rasero – Svolgeranno il ruolo di “sentinelle”: cittadini che abbiano voglia di impegnarsi, in modo gratuito, per un bene comune».

«Un valore aggiunto»

«Un valore aggiunto per la città – ha commentato il Questore Filippo Di Francesco – E’ una delle prime esperienze, su cui contiamo». «Il “controllo di vicinato” è un campanello d’allarme, può rendere più veloce un intervento e rivelarsi risolutivo per la prevenzione», ha sottolineato il Comandante dei provinciale dei carabinieri Bernardino Vagnoni. «Uno strumento che evidenzia un sentimento di coesione», secondo il comandante della polizia municipale Riccardo Saracco; un progetto di cui ha evidenziato l’importanza anche il comandante della guardia di finanza Fabio Canziani.

Un intervento giunge anche dall’assessore alla Sicurezza del Comune Andrea Giaccone: «La sottoscrizione del protocollo è uno dei tanti tasselli sul quale l’amministrazione sta lavorando sul tema della sicurezza. I responsabili dei gruppi già esistenti, che ringrazio, hanno incontrato nel mese di novembre la commissione sicurezza e in alcune zone frazionali sono già una realtà attiva ed efficace. Auspichiamo che con la firma del patto, in sinergia con le forze dell’ordine, molti cittadini siano disponibili ad unirsi nei gruppi di controllo del vicinato».

Marta Martiner Testa

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