A distanza di 40 giorni dalla morte del piccolo Mario Domenico ad appena 20 mesi per una grave crisi epilettica dovuta alla sua malattia rara, sulla lapide della tomba ospitata al cimitero di Asti è stato aggiunto il suo cognome del padre biologico sotto la sua foto, le date di nascita e morte e la frase affettuosa scelta dai suoi genitori affidatari.
E’ l’effetto di una vibrata protesta dei suoi genitori naturali, Lorenzo Scudellaro e la compagna, che erano venuti a sapere della morte del bimbo (affidato alla nascita ad altra famiglia in attesa del completamento dell’iter di adozione) dopo che erano già stati fatti i funerali.
Un gesto che aveva profondamente scosso la coppia la quale aveva avuto modo di conoscere il piccolo fino all’anno di età, durante gli incontri in luogo protetto; la decisione del giudice dei minori di affidare Mario Domenico fin dalla sua nascita ad un’altra famiglia era stata dettata da una valutazione di incapacità genitoriale che non era però dettata da comportamenti di violenza o di maltrattamenti.
I Servizi Sociali del Comune di Asti avevano dato il triste annuncio ai genitori biologici nonostante il giudice fosse di parere contrario, ma ne avevano fatto una questione etica, ritenendo che avessero il diritto di sapere che il loro figlio non c’era più. E avevano anche indicato esattamente il loculo in cui Mario Domenico era stato sepolto. E’ andando a fargli visita al cimitero che padre e madre naturali si erano resi conto di come la lapide portasse solo il doppio nome e non il cognome del bambino. Che, non essendo ancora stato adottato, rimaneva quello del padre biologico, Scudellaro.
Di qui la protesta ai Servizi Sociali che hanno giustificato la mancanza con un difetto di comunicazione fra tutti coloro che si sono occupati del funerale e hanno rimediato nei giorni scorsi rimuovendo la lapide e facendo aggiungere il cognome.
Lorenzo e la compagna si dichiarano solo parzialmente soddisfatti di questa aggiunta perchè, sempre per quanto riguarda la lapide, vorrebbero far cambiare la frase, dolcissima, fatta scrivere dalla famiglia affidataria con una di loro scelta.
Hanno anche aperto un profilo Facebook intitolato a Mario Domenico in cui raccontano la loro storia e postano foto e video del bambino.