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Sulla tabaccaia aggredita ad Astirivenute almeno 15 coltellate
Cronaca

Sulla tabaccaia aggredita ad Asti
rivenute almeno 15 coltellate

Maria Luisa Fassi, 54 anni, è stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico nel tentativo di salvarle la vita dopo aver ricevuto numerosi fendenti. Procedono le indagini dei carabinieri per capire chi possa averla ridotta in quel modo e per quale motivo. L'arma usata dal malvivente sarebbe un normale coltello da cucina. Monta la rabbia sul Facebook. Il sindaco Brignolo incontra in ospedale i famigliari della donna ancora in sala operatoria

E' ancora in condizioni molti gravi Maria Luisa Fassi, 54 anni, la tabaccaia accoltellata questa mattina, poco prima delle 8, nel negozio di corso Volta che gestisce insieme al marito. La donna è stata portata all'ospedale Massaia e sottoposta ad un lungo intervento chirurgico, ancora in corso, nel tentativo di fermare la copiosa perdita di sangue provocata dai fendenti.

Sarebbero almeno quindici le coltellate inferte, con un classico coltello da cucina, sul corpo della donna: addome, torace, fianco e schiena i punti colpiti, ma anche uno dei polmoni ha subito una ferita di cui si sono subito occupati i medici del pronto soccorso.

E' stato un uomo, un cliente, a trovare la signora Fassi riversa per terra dietro al bancone in una pozza di sangue. I carabinieri sono intervenuti sul luogo dell'aggressione con il nucleo radimobile e quello investigativo avviando le indagini in diverse direzioni. Secondo la prima ipotesi degli investigatori, sarebbe stato uno solo l'aggressore, un uomo a volto scoperto, ad aver accoltellato la signora Fassi e ad aver aperto un cassetto per racimolare un magro bottino. Poi sarebbe fuggito a piedi. Un modus operandi che non apparterrebbe ad uno specialista del crimine come dimostrerebbe l'uso del coltello al posto di una classica pistola.

Inoltre, in questo momento, non ci sarebbero immagini di telecamere o sistemi di video sorveglianza utili ad identificare l'aggressore che, pur con i vestiti sporchi di sangue, è riuscito a far pedere le proprie tracce.

Intanto, su Facebook, monta la rabbia per questo ennesimo gravissimo fatto di sangue che investe Asti a pochi giorni di distanza dal brutale omicidio del camionista Francesco Indino, 52 anni, ammazzato in piazza Campo del Palio da ignoti e per motivi non ancora chiariti. Sui social network cittadini e commercianti denunciano la mancanza di sicurezza in città, una situazione ormai non più sostenibile, e annunciano di voler scendere in strada per protestare contro i tagli alla sicurezza, contro le politiche locali sull'ordine pubblico, ma anche in segno di solidarietà con la famiglia della tabaccaia aggredita.

Mentre infuriano le polemiche, all'ospedale di Asti, nel reparto di terapia intensiva, sono arrivati i parenti di Maria Luisa Fassi, i conoscenti e il sindaco Brignolo che ha voluto testimoniare la vicinanza della città alla famiglia della donna in un momento drammatico che ha trasformato un caldo sabato estivo in un incubo, proprio nel giorno in cui la città attendeva di ricordare Giorgio Faletti nel primo anniversario della sua scomparsa.

Riccardo Santagati e Marta Martiner Testa

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