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Tornano le “montagne” di rifiuti al campo rom
Cronaca

Tornano le “montagne” di rifiuti al campo rom

Ci risiamo: le “montagne” di rifiuti crescono all’interno del campo rom, nella cintura intorno al gruppo di baracche e di roulottes che ospitano decine di famiglie

Tre anni fa grande scalpore fece l’opera di sgombero di un vero e proprio muro di rifiuti che si era accumulato sulla strada antistante il campo rom di via Guerra, ad Asti.

Allora si erano mobilitati associazioni, residenti e imprenditori della zona industriale per portare all’attenzione dell’opinione pubblica il degrado di quella zona, aggravato dalla malsana abitudine di accendere falò di materiali plastici e di gomma per ricavare materiali utili alla rivendita dai rottamai.

In questi tre anni la “montagna” di rifiuti non si è riformata. Mucchi di immondizia sulla strada ancora se ne vedono, ma non ai livelli di allora.

In compenso, però, oggi le “montagne” crescono all’interno del campo rom, nella cintura intorno al gruppo di baracche e di roulottes che ospitano decine di famiglie, tutte con bambini anche in tenerissima età.

Lunga la descrizione dei materiali che si trovano ammassati a ridosso delle roulotte abitate: pneumatici, cartoni, pezzi di mobili vecchi, elettrodomestici in disuso e arrugginiti, ferro che no vale la pena di rivendere, tanto fluff proveniente dai sedili delle automobili (ma pure qualche sedile intero) e altra gommapiuma altamente infiammabile. Insieme a macerie da demolizione, vestiti, giocattoli rotti, parti di ricambio di auto e, buon peso, dei rifiuti urbani comuni.

In questi tempi di altissimo rischio di incendi, quelle montagne rappresentano una bomba ad orologeria sia per la sicurezza di chi vive nel campo, sia sotto l’aspetto igienico-ambientale.

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