Nuovo capitolo nei giorni convulsi che anticipano l'accorpamento del tribunale di Alba a quello di Asti. Pochi minuti fa il Ministero della Giustizia ha inviato un attesissimo provvedimento al
Nuovo capitolo nei giorni convulsi che anticipano l'accorpamento del tribunale di Alba a quello di Asti. Pochi minuti fa il Ministero della Giustizia ha inviato un attesissimo provvedimento al Presidente del tribunale di Asti e a quello della Corte di Appello di Torino in cui è stata messa per iscritto la decisione della Cancellieri dopo aver ricevuto ieri una delegazione albese andata a perorare la causa del mantenimento del palazzo di Giustizia.
Sulla riforma non si torna indietro, ma il Ministro chiede il parere dei presidenti di tribunale e Corte d'Appello sull'utilizzo degli edifici del "soppresso" tribunale di Alba esclusivamente per definire lì le cause civili e le controversie di lavoro, assistenza e previdenza pendenti alla data del 13 settembre 2013, giorno di entrata in vigore della legge che prevede gli accorpamenti. Autorizzazione ad utilizzare ancora gli uffici albesi sino ad esaurimento delle cause e comunque per un periodo non superiore ai due anni.
Il presidente del tribunale di Asti ha solo oggi per decidere, perchè il suo parere dovrà essere trasmesso entro domani e, a sua volta, il presidente della Corte d'Appello di Torino avrà tempo fino a martedì per dare la propria risposta. In attesa dei pareri, domani mattina, venerdì, i camion dei traslochi tornano al tribunale di Alba e questa volta, con il provvedimento del Ministro in mano, daranno inizio al trasferimento di fascicoli, computer e ogni altra attrezzatura che riguardi il lavoro di tribunale e Procura della Repubblica, evidentemente fuori dalla "proroga" che riguarda solo le cause civili.
Daniela Peira