Una nomina che era nell’aria, visto che dall’elezione del giudice Elisabetta Chinaglia al Csm, avvenuta circa un anno fa, di fatto l’aveva sostituita nella mansione di coordinatore della sezione penale del Tribunale di Asti.
Già prima di Natale era stato proposto all’unanimità dalla commissione incarichi direttivi del CSM che aveva anticipato la votazione, anch’essa all’unanimità, dello stesso CSM e ieri è arrivata la nomina ufficiale: il dottor Alberto Giannone è il nuovo presidente della sezione penale del nostro tribunale.
Un incarico che segue di due mesi l’elezione a componente del Consiglio Giudiziario del Csm del Distretto della Corte d’Appello di Torino. Si era candidato come indipendente e aveva ottenuto 53 voti andando a completare la compagine formata da 7 giudici e 3 pubblici ministeri oltre che da 3 avvocati e 1 docente universitario.
Ora, all’esperienza in seno all’organo ausiliario delocalizzato del Csm, il giudice Giannone aggiunge il riconoscimento di presidente di sezione. Una sezione, quella penale del Tribunale di Asti, che ha visto arrivare da poche settimane il “rinforzo” di due nuovi giovani magistrati. Nuovi arrivi indispensabili, tenuto conto che due collegi, entrambi presieduti dal dottor Giannone, sono stati impegnati nei processi sulle infiltrazioni ‘ndranghetiste fra Asti, Costigliole e Carmagnola (sulla cui giurisdizione è competente il tribunale di Asti dopo l’accorpamento con Alba).
Mentre il processo Barbarossa è andato a termine poco prima di Natale, è invece in pieno svolgimento Carminius che ha assorbito anche il processo Fenice riguardante la ‘ndrangheta a Carmagnola. Processo che ha già totalizzato 21 udienze e che ne prevede almeno altre 80 prima della sentenza.
d.p.