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Giannone, perduca, rampini
Cronaca
Sezione penale

Tribunale di Asti, il giudice Giannone è il nuovo presidente della sezione penale

Alla sua immissione, venerdì, ha raccolto moltissimi attestati di stima per la sua competenza, professionalità e umanità. Lui denuncia carenza di personale

Tecnicamente si chiama immissione nelle funzioni di presidente di sezione penale, ma la piccola cerimonia che si è tenuta venerdì scorso in tribunale è stato in realtà un tributo alla professionalità, competenza e umanità del giudice Alberto Giannone.
La sua nomina era già stata decisa dal Csm qualche settimana fa, ma mancava il passaggio formale che si è tenuto davanti al collegio di giudici presieduto dal presidente vicario Paolo Rampini  e dai colleghi Francesca Di Naro e Marco Dovesi.
Il presidente Girolami non era presente ma ha mandato un messaggio molto affettuoso che si chiudeva così: «So che la sezione con te è in buone mani».
Grande stima è stata anche quella espressa dal dottor Rampini: «Un uomo senza il quale quest’anno non so cosa sarebbe successo. Ha dimostrato grande sacrificio nella riorganizzazione totale del lavoro dell’ufficio con la pandemia senza risparmiarsi mai nel solo intento di gestire al meglio i colleghi e il personale».
«Un galantuomo, una persona con una profonda consapevolezza del servizio che un giudice offre alla comunità» sono state le parole del procuratore della Repubblica Alberto Perduca mentre il presidente dell’Ordine degli Avvocati, Marco Venturino ha riconosciuto, oltre alla professionalità del dottor Giannone, anche un grande rispetto per tutte le parti del processo ricordando che, anche in tribunale, sono le persone a fare la differenza.
Il dottor Giannone, scortato da quando presiede il doppio processo Carminius-Fenice sulla ‘ndrangheta a Carmagnola, ha ringraziato tutti per l’affetto e la stima dimostrati: «E’ stato un anno difficile, fra partenze di giudici importanti come la dottoressa Chinaglia e il dottor Amerio, i maxi processi, il Covid – ha detto – ma è stato anche un anno di grande progettualità in cui la digitalizzazione ha consentito di proseguire l’amministrazione della giustizia. E per questo ringrazio in particolare il dottor Belli quale referente dei giudici per le applicazioni dei sistemi informatici. Sono convinto di fare il lavoro più bello del mondo in un ambiente con colleghi splendidi e cancellerie con grande dedizione ai loro incarichi.
Peccato dover fare i conti con una carenza drammatica di personale non giudicante».

(Nella foto il dottor Giannone in centro e alla sua destra il procuratore Perduca, alla sua sinistra il presidente vicario Rampini)

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