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Cronaca

Trovate 14 mucche denutrite
e affondate nel proprio letame

I veterinari dell'Asl intervengono a Piovà Massaia e portano via i bovini e sette cani in condizioni di salute estreme. Erano di proprietà di un anziano che non riusciva più ad occuparsene. Gli animali sono stati portati via il giorno dopo il sopralluogo e affidati rispettivamente ad un allevamento e ad un canile dove saranno visitati, nutriti e curati. Per chi fosse interessato, i sette cani sono già adottabili…

E' stata una lettera anonima, molto dettagliata, ad attirare l'attenzione dei veterinari dell'Asl su una cascina di Piovà Massaia dove 14 mucche e 7 cani vivevano in condizioni estreme a causa della mancanza di cure del loro proprietario, un anziano che evidentemente non riusciva più a badare a loro e che aveva problemi anche nella gestione della propria cura. I veterinari hanno fatto un primo sopralluogo e hanno accertato che quanto riferito dall'esposto corrispondeva a verità: le mucche erano letteralmente immerse nel loro letame. Era più che evidente che da molto tempo non venissero pulite e non venisse rimosso lo spesso strato di escrementi sotto i loro piedi. I bovini erano anche in uno stato di denutrizione avanzato e per molti di loro le forze erano al minimo tanto che, fra fame e letto di letame, quasi non riuscivano a stare in piedi.

Stessa situazione di malnutrizione per i sette cani che erano abbandonati a se stessi. «Gli animali – hanno commentato i veterinari intervenuti – oltre ad essere rinchiusi in recinzioni improvvisate e realizzate con materiali di recupero, manifestavano evidenti difficoltà di deambulazione causate dall'accumulo di letame al suolo». Per risolvere il problema e salvare gli animali, vi è stata una mobilitazione importante di uomini e mezzi: all'intervento hanno partecipato il direttore del servizio veterinario Area A Gianstefano Filippone, Fulvia Dorigo e Angela Guelfo dell'Area C, Valter Gaia e Guglielmo Steffenino in qualità di tecnici del Nucleo interservizi di vigilanza dell'Asl insieme a personale del Corpo Forestale dello Stato (agente scelto Diego Grizi e sovrintendente Vincenzo Tartaglino) al servizio multizonale di profilassi e polizia veterinaria di Alessandria e Asti e ai carabinieri della stazione di Cocconato al comando del maresciallo Natoli.

Il giorno seguente al sopralluogo, i veterinari sono tornati con i camion per il trasporto dei bovini che sono stati prelevati e provvisoriamente affidati ad un allevamento astigiano dove gli animali potranno essere visitati, nutriti e curati. I sette cani sono ora custoditi al Canile Toppino di Refrancore e sono fin da subito adottabili: chi fosse interessato può telefonare allo 0141/484026/23.

Daniela Peira

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