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Da Avellino ad Asti per farsi truffare
Cronaca

Da Avellino ad Asti per farsi truffare

Una coppia campana ha viaggiato fino all'Astigiano per acquistare un'auto trovata online. Avevano già versato un acconto di circa 1100 euro via bonifico, ma era un raggiro: il venditore non si è nemmeno presentato

Hanno viaggiato da Avellino ad Asti, nell’obiettivo di concludere l’acquisto di una vettura, dopo aver già pagato un sostanzioso anticipo. Ma quell’affare proposto da un annuncio su un sito internet si è rivelato una truffa, per la quale la Polfer astigiana ha denunciato un uomo di Torino.
Vittima del raggiro una coppia residente nella provincia campana, 34 anni lei, 46 lui. Avevano visto l’occasione di acquisto di una Fiat Panda su un grande marketplace di auto nuove e usate. Hanno preso contatto con il venditore e si sono messi d’accordo per un anticipo di pagamento di 200 euro su una carta Postepay. Poi altre richieste per far fronte ad ulteriori spese: 400 euro e in seguito altri 500 euro. In tutto 1.100 euro spesi. Infine ci si era messi d’accordo per un appuntamento: l’uomo aveva detto di essere di Asti e aveva stabilito l’incontro all’esterno della stazione ferroviaria.

«Già durante il viaggio in treno da Torino a qui non riuscivano più a mettersi in contatto telefonico con l’uomo da cui dovevano acquistare l’auto – spiega il responsabile della Polfer Gianluigi Aseglio – Arrivati ad Asti, sul luogo dell’appuntamento, nessuno si è presentato: è stato chiaro allora che si era incappati in una truffa». I due avellinesi sono duqnue rientrati in stazione e si sono presentati agli uffici della polizia ferroviaria, dove hanno raccontato l’intera vicenda. Sono subito scattate le indagini, che hanno portato i poliziotti a denunciare un torinese di 47 anni. «Riteniamo che avesse già truffato altre persone, a Torino e Vicenza, con la stessa tecnica – aggiunge Aseglio – L’uomo è attualmente irreperibile. Ricordiamo di prestare la massima attenzione di fronte agli annunci su internet, perchè capita spesso che dietro un “affare” si nasconda invece una truffa».

m.m.t.

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