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Un anno di Finanza a caccia di evasorima anche di “furbetti” dell’esenzione
Cronaca

Un anno di Finanza a caccia di evasori
ma anche di “furbetti” dell’esenzione

Anche la Guardia di Finanza chiude il “bilancio”; anche quello è fatto di numeri come quelli sui quali sono chiamati a vigilare, ma non si tratta di fatture o conti, bensì delle operazioni

Anche la Guardia di Finanza chiude il “bilancio”; anche quello è fatto di numeri come quelli sui quali sono chiamati a vigilare, ma non si tratta di fatture o conti, bensì delle operazioni concluse nel corso del 2015 nel territorio di competenza del Comando astigiano guidato dal colonnello Michele Vendola. La parte del leone, ovviamente, la fa l’attività di contrasto alle frodi fiscali e all’economia sommersa. Nel corso dello scorso anno sono state concluse 56 indagini di polizia giudiziaria cui si aggiungono 176 tra verifiche, controlli e altri interventi sugli interessi erariali. E non si è trattato di controlli a campione oppure casuali, bensì pilotati da un’attenta selezione preventiva derivante dall’incrocio di oltre 40 banche dati che detengono gli spostamenti e le abitudini finanziarie degli astigiani.

Sul fronte squisitamente delle frodi fiascali sono state sequestrate disponibilità patrimoniali e finanziarie per oltre 7 milioni di euro cui si aggiungono altri 300 mila euro per variati reati sempre fiscali. Sono stati scoperti 23 evasori totali, ovvero soggetti completamente sconosciuti al fisco mentre altri 9 vengono classificati come evasori “paratotali”, ovvero detentori di partite Iva o firmatari di dichiarazioni dei redditi ma infedeli e non corrette. Sono stati più di mille i negozianti controllati e in un caso su quattro sono state riscontrate irregolarità nell’emissione di scontrini e ricevute fiscali. Nei vari controlli effettuati, sono stati scovati 150 lavoratori irregolari: o perchè stranieri e dunque senza permessi di soggiorno oppure perchè, semplicemente, venivano impiegati in nero nei settori più disparati. A questo tipo di contestazioni si agganciano poi tutte quelle che riguardano l’evasione di contributi previdenziali e di sicurezza sul posto di lavoro.

Un altro settore che negli ultimi anni ha ricevuto particolare attenzione dalla Guardia di Finanza è quello della vigilanza sulla spesa pubblica. Nel corso del 2015 sono emersi 15 falsi poveri che usufruivano di prestazioni sociali agevolate, contributi, esenzioni pur non avendone diritto. Dichiaravano una situazione di precarietà che, in realtà, non esisteva. A questi si aggiungono quelli che autocertificavano di avere diritto all’esenzione del ticket per motivi di reddito: dai controlli incrociato è emerso che invece non potevano accedervi. Qualche intervento è stato segnalato anche per far rispettare la distanza dei minori dal diffuso gioco illegale mentre due sono state le denunce per l’ipotesi di reato di usura. E, infine, i sequestri: oltre 160 mila litri di vino sofisticato con aggiunta di sostanze chimiche proveniente dall’Europa orientale e 1800 oggetti di varia natura che non riportavano le etichette di sicurezza e provenienza richieste dalla legge.

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