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Cronaca
Tribunale

Uova al Fipronil: il tribunale di Asti assolve un allevatore

Prodotto antiacaro non consentito ma gli era stato venduto da un veterinario di fiducia

E’ arrivata l’assoluzione perchè il fatto non costituisce reato a favore di Stefano Rosso, contitolare con il fratello della “F.lli Rosso” di Sommariva Perno, azienda agriavicola che era stata coinvolta nel settembre del 2007 in una serie di controlli a tappeto dei carabinieri del Nas.

Nell’azienda era stato utilizzato un prodotto, il Fipronil, insetticida antiacaro usato in veterinaria ma non ricompreso in quelli autorizzati per gli allevamenti della catena alimentare, come gli avicoli.

I fratelli Rosso lo avevano acquistato dal loro veterinario di fiducia, e lo avevano utilizzato senza sapere che già in Olanda era stato depennato proprio a causa del passaggio delle sostanze dall’ambiente alle uova messe poi in vendita. All’epoca il controllo era costato carissimo: oltre alla multa e alla denuncia penale, anche la distruzione di 70 mila uova e di tutte le ovaiole dell’allevamento controllato.

Controlli che, sulla scorta di un allarme a livello europeo partito dall’Olanda, aveva riguardato numerosi allevamenti italiani: nel Cuneese erano stati numerosi ma solo quello di Rosso era finito a giudizio.

Davanti al giudice di Asti Bonisoli, nei giorni scorsi si è chiuso il processo.
Il pm Repole ha ribadito che Rosso avrebbe dovuto informarsi bene prima di usare il Fipronil, peccando dunque di negligenza per aver usato un prodotto non in commercio e ha chiesto per lui una pena di 9 mesi di arresto e 5 mila euro di ammenda.

Di diverso avviso la difesa, sostenuta dall’avvocato Roberto Ponzio che ha sottolineato come l’imputato sia la prima parte offesa di questa vicenda, visto gli ingenti danni materiali e di immagine.

«Il mio assistito è contitolare di un’azienda modello che dal 2007 al 2018 non ha mai ricevuto neppure una contravvenzione a seguito dei numerosi controlli veterinari effettuati nelle varie sedi. Inoltre lui si occupava della parte commerciale mentre quella di allevamento vero e proprio se ne occupava il fratello che, comunque, ha usato in totale buona fede quel prodotto essendo stato consigliato dal veterinario che da anni li seguiva». Veterinario anch’esso imputato che ha scelto però la via della messa alla prova.

Rosso invece puntava all’assoluzione, forte della sua buona fede ed estraneità alle conseguenze dell’uso del Fipronil. E l’assoluzione è arrivata.

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