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Cronaca

Via Novello, omicidio senza spiegazione
L’assassino in silenzio davanti al giudice

Nessuna spiegazione del perché di quella tragica violenza. Rahhal Fantasse, il marocchino di 40 anni in carcere da lunedì per l'omicidio della moglie Anna Carlucci, 47 anni non ha risposto alle

Nessuna spiegazione del perché di quella tragica violenza. Rahhal Fantasse, il marocchino di 40 anni in carcere da lunedì per l'omicidio della moglie Anna Carlucci, 47 anni non ha risposto alle domande del pm Giulia Marchetti nelle ore che sono immediatamente seguite all'arresto e si è avvalso della facoltà di non rispondere anche all'interrogatorio di garanzia di ieri, giovedì, di fronte al gip Marson. Un interrogatorio organizzato appena dal carcere è giunta la notizia che Fantasse si era calmato ed era in grado di stare in una stanza con altre persone senza rischiare di fare e di farsi del male. Perchè fin dalla sera di lunedì, nel carcere di Asti, il marocchino ha dato in escandescenze, rompendo tutto quello che si trovava nella sua cella e ferendosi sbattendo il capo contro il muro. L'uomo è affetto da una seria forma di epilessia e l'interrogatorio davanti al gip è stato reso possibile solo dal fatto che i medici del carcere lo hanno sedato e tranquillizzato.

Non ha ricevuto altre visite se non quella del suo avvocato, Andrea Vercelli di Alba, che ha già concordato un incontro con la sorella di Fantasse, residente in Svizzera. Risulterebbero anche due fratelli residenti ad Asti e Alessandria che, però, non sembra intendano occuparsi di lui, per ora. «Il mio assistito non è in grado di spiegare cosa sia successo lunedì nella casa di via Novello – ha affermato l'avvocato Vercelli – perchè prima era in preda a crisi violente e ora è molto intontito dai calmanti. Ripete continuamente "Non sto bene, non sto bene". Indossa ancora gli stessi abiti intrisi del sangue della moglie e non so quanto e cosa ricordi di quegli attimi terribili». Il suo difensore, visto lo stato di alterazione persistente dell'uomo e la sua malattia, sta valutando l'ipotesi di una richiesta di arresti domiciliari in una struttura sanitaria.

In attesa di conferme, pare siano state la gelosia e la convinzione di un presunto tradimento della moglie all'origine del gesto omicida secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri. Una pattuglia del Radiomobile della Compagnia di Asti e i colleghi della Cio sono arrivati nell'alloggio della coppia pochi istanti prima di mezzogiorno di lunedì, a seguito di una chiamata al 112 con la quale una vicina di casa segnalava urla e una violenta lite provenire da uno degli appartamenti del palazzo di edilizia popolare di via Novello. Quando i militari sono arrivati il padre della donna, 75 anni, era all'esterno dell'abitazione, ferito ad una mano da una coltellata, sanguinante: dentro casa c'erano la figlia e il marito.

Fantasse, dopo averlo ferito durante il tentativo di difendere la figlia, lo aveva buttato fuori casa. L'uomo è così rimasto chiuso fuori, impotente, mentre tra le pareti di casa si consumava il dramma. I carabinieri hanno sfondato la porta trovandosi di fronte ad una scena terribile: Anna Carlucci giaceva a terra, martoriata da 15 coltellate inferte con un coltello da cucina dalla lama lunga 20 centimetri e con segni vitali debolissimi. Fantasse è stato bloccato dai carabinieri: si era già cambiato d'abito al loro arrivo e l'ipotesi che si è fatta è che forse volesse allontanarsi e quindi fuggire. È invece stato arrestato in flagrante e portato in caserma in via Delle Corse. Nell'abitazione sono arrivati i tecnici per effettuare i necessari rilievi e sono stati sequestrati telefoni e computer.

Marta Martiner Testa

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