Sono astigiani due dei volti della tragedia che ha colpito il centro Italia domenica mattina: Mirko Succu e Paolo Giraudi, in servizio al comando di Asti, stavano lavorando al Tempietto Madonna del Sole di Capo d’Acqua, frazione di Acquata del Tronto
Hanno rischiato la vita nel crollo della forte scossa delle 7,40 di domenica mattina ad Arquata del Tronto e le loro facce stravolte hanno fatto il giro del web. Giusto il tempo di lavarsi via la polvere dal viso e sono tornati al lavoro, respingendo garbatamente l’invito del loro comandante a fare subito rientro, se non se la sentivano di rimanere.
Sono Mirko Succu e Paolo Giraudi, due vigili del fuoco in servizio al Comando di Asti che, volontariamente, si erano offerti per mettere in sicurezza gli edifici storici delle zone terremotate del Centro Italia, nell’ambito del progetto Dottor House.
Erano a Capo d’Acqua, frazione di Arquata del Tronto, quando la scossa li ha sorpresi.
Si stavano preparando per i primi lavori di messa in sicurezza del Tempietto Madonna del Sole e, improvvisamente, la terra ha tremato, tutto ciò che era intorno a loro è crollato al suolo e per un quarto d’ora hanno visto solo polvere, senza riuscire neppure ad orientarsi. Per fortuna, al primo sommovimento, hanno avuto la prontezza di spirito di rifugiarsi in un orto vicino, l’unica superficie libera da edifici a distanza di sicurezza.
E poi la decisione, concorde, di rimanere lì fino a giovedì, a finire il lavoro per il quale erano andati giù, anche se di edifici da mettere in sicurezza ne sono rimasti molti meno.
Sull’edizione di domani ampio servizio sull’apporto dei vigili del fuoco astigiani nelle zone terremotate
Daniela Peira