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“Scudetti scomparsi”, alle origini del calcio
Cultura e Spettacoli

“Scudetti scomparsi”, alle origini del calcio

È un piccolo ma ricchissimo excursus agli esordi del mondo italiano del calcio il libro appena pubblicato in versione cartacea dal nicese Massimo Corsi. Si intitola "Scudetti scomparsi" e

È un piccolo ma ricchissimo excursus agli esordi del mondo italiano del calcio il libro appena pubblicato in versione cartacea dal nicese Massimo Corsi. Si intitola "Scudetti scomparsi" e la protagonista è la popolarissima squadra Juventus, ma non si temano polemiche: i fatti narrati non sono del recente passato, bensì degli inizi del secolo. È al 1908 e 1909 che risale infatti l'anomalia di un doppio campionato; la conseguenza, nell'albo d'oro, è che mancano all'appello due vittorie firmate Juve.

«Ho fatto ricerche negli archivi dei giornali e su libri specifici, indagando sul periodo -? racconta Corsi -? Da lì, una scoperta insolita, curiosamente in assonanza con un problema oggi sulla bocca di tutti». Parliamo dell'immigrazione: già all'inizio del Novecento, infatti, qualcuno iniziò a sollevare la questione della presenza di un gran numero di atleti stranieri tra le fila delle squadre italiane: «Così nel 1908 e 1909 si disputarono due campionati distinti. A quello federale potevano partecipare anche i giocatori di origini estere, gli stessi poi esclusi dal campionato italiano».

La storia ci racconta della conquista della coppa federale (gli scudetti sarebbero stati introdotti più avanti), nel 1908, dalla Juventus, con la Pro Vercelli a trionfare nel torneo tricolore; l'anno successivo le due squadre si ritrovarono nuovamente in testa, ma a ruoli scambiati. Nel 1910 infine la Federazione accorpò le due categorie in un unico campionato, pur con astrusi conteggi per attribuire le diverse coppe: ne risultò una curiosa protesta della Pro Vercelli che scelse di far scendere in campo una squadra di bambini dagli 11 ai 15 anni. Commenta l'autore: «Alla fine, le due coppe attribuite alla Juventus sparirono dall'albo d'oro, forse per una scelta di chi si ritrovò a trascrivere. La vicenda la dice lunga su quanto, all'epoca, il mondo del calcio fosse diverso e più semplice rispetto a come lo conosciamo oggi».

Il saggio, pubblicato originariamente in ebook con buon riscontro, esordisce in forma cartacea, ed. Youcanprint, al prezzo di 10 euro. Massimo Corsi, a Nizza ben noto come titolare della Cartolibreria Bernini in via Carlo Alberto, è stato recentemente nominato European Handball Officer della GAA Europe, organismo che gestisce e coordina l'attività dei club di Gaelic Football, Hurling, Camogie, Handball e Ladies' Gaelic Football dell'Europa continentale affiliati alla GAA. Ma la nuova veste di storico legato allo sport lo intriga a sufficienza da voler proseguire anche su questa strada: «Con Giuseppe Baldino stiamo lavorando a un libro sul calcio a Nizza dagli inizi del secolo fino agli anni Ottanta. Stiamo raccogliendo fotografie: chi ne avesse, e volesse contribuire, può farmi visita in negozio».

Fulvio Gatti

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