La giornata inizierà con il corteo, aperto dal carroccio, che da piazza Airali (ribattezza per l’occasione campo del Palio) raggiungerà la parrocchiale per la benedizione dei gonfaloni durante la messa solenne delle 10.30
A Cocconato si svolgerà oggi, domenica, il 47° Palio degli Asini. A contendersi il drappo del Radicati al borgo San Carlo, primo a sorpresa lo scorso anno, saranno il borgo Brina, vincitrice nel 2015, Colline Magre, vincitori nel 2013 e 2014, Airali che hanno dominato nel 2010 e 2011, Tuffo primo nel 2012, Moransengo che pur piazzandosi sempre ai primi posti non primeggia dal 2004, e la Torre la cui ultima vittoria risale addirittura al lontano 1983. Unico borgo assente, la Piazza, la cui ultima apparizione risale al 2006. Anche per l’imprevedibilità dei somarelli è impossibile azzardare previsioni.
La giornata inizierà con il corteo, aperto dal carroccio, che da piazza Airali (ribattezza per l’occasione campo del Palio) raggiungerà la parrocchiale per la benedizione dei gonfaloni durante la messa solenne delle 10.30. Attorno alle 15,00 da via Vittorio Veneto partirà il pregevole corteo storico formato da circa 400 figuranti in costumi d’epoca a rappresentare momenti ed episodi di storia cocconatese dell’epoca medievale. Cavalieri, dame, scudieri, armigeri, popolani, sbandieratori seguiranno il carroccio del Comune attraverso le vie del paese.
Al termine del corteo avrà inizio alla corsa, suddivisa in due batterie di qualificazione, una di recupero e la finale. Unica autorità della tenzone sarà il capitano del Palio, Sergio Nicola, confermato nel delicato ruolo. Al vincitore andrà il Palio, un drappo in raso dorato con le insegne dei Radicati che di anno in anno passa al borgo vincitore. All’ultimo arrivato la saracca (acciuga) che diventa occasione di far festa l’anno dopo, nella speranza che la sorte la affidi ad un altro borgo. Gli asini non sono cavalcati, ma semplicemente incitati alla corsa da sei palafrenieri per ciascuna compagine; la pista è ricoperta, come impone la normativa, da uno strato di trucioli e contornata da balle di paglia, per garantire la massima sicurezza ad animali e corridori.
Dopo la corsa sotto la Tettoia di piazza Giordano verrà distribuita la fumante polenta con salciccia e gorgonzola. Il Palio, una delle poche manifestazioni piemontesi riconosciuta dalla Federazione Italiana Giochi Storici, venne ideato nel lontano 1970, escogitando un’origine leggendaria, legata alla storia medievale del paese. Un incendio divampò nel castello dei Radicati, per spegnere le fiamme i cocconatesi iniziarono una colonna verso la valle ove scorreva un ruscello e, caricando botti d’acqua sui basti dei somari contribuirono a salvare la roccaforte. Per ricompensare la popolazione, i conti indissero un torneo al centro del quale vi era una corsa d’asini, con in premio il vessillo.
Franco Zampicinini