Il “Cantachiaro” è andato in trasferta quest’anno. L’edizione 2023 si è svolta infatti sabato scorso al Palamenta di Piovà Massaia, pieno fino alla massima capienza. L’inagibilità del cinema di Montechiaro, dove solitamente si svolge la manifestazione, non ha dunque fermato gli organizzatori che hanno cercato la collaborazione del sindaco Antonello Murgia, lieto di fare gli onori di casa.
Erano 38 i piccoli cantori del coro diretto con maestria da Graziella Bosso; 18 i cantanti che si sono esibiti da solisti o in duetto: Camilla Quilico, Luca Franco e Michela Nigrelli, Andrei Bejan, Emma Parlascino, Greta Del Fiume e Martina Lombardo, Riccardo Pomo, Aessandro Franco, Sara Raschio e Azzurra Salvati, Mathias Sicco, Camilla Ferraris e Isabella Jar, Noemi Salvati, Denis Petraru, Laura Galla e Rachele Busato.
Come è tradizione c’era una storia a far da filo conduttore allo spettacolo. Quest’anno la scelta è caduta sulla fiaba Disney “Frozen”. La regina Elsa era interpretata da Morena Zulian, anche presentatrice della serata. Divertenti gli intermezzi diretti dalle registe Gabriella ed Elena Zanardo e commentati dalla voce fuoricampo di Luca Parena.
Le musiche erano affidate alla band formata da Luca Ferrero alla batteria, Claudio Castellano alle percussioni, Viviana Musso al basso, Matteo Moro e Davide Piccinino alle chitarre elettriche, Pino Luongo alla chitarra acustica, Davide Busato e Mario Moro alle tastiere.
Ma sono tanti i contributi messi in campo per la riuscita della manifestazione a partire dalla Pro Loco che ha sostenuto tutte le spese dell’organizzazione. E poi i costumi curati da Adriana Gaglione e Luisa Vanin; il trucco di Valentina Sbriglia; le scenografie di Manuela e Adriano Cavanna; le musiche di Filippo Costa; il mixer di Gianluca Alasio.
Durante la serata Adriano Cavanna, ideatore e organizzatore del Cantachiaro, ha invitato sul palco don Emanuele, parroco di Montechiaro che ha ripercorso con emozione i tempi in cui era lui il bambino che cantava in un coro a Brescia, sua città natale. Dopo il sindaco di Piovà Massaia, che ha dato la disponibilità del Palamenta anche per futuri eventi, anche il sindaco di Montechiaro Paolo Luzi ha voluto salutare questa ventottesima edizione del Cantachiaro, felice che si sia potuta svolgere grazie alla sinergia dei due paesi confinanti.
La manifestazione è da sempre votata ad uno scopo benefico. L’incasso di quest’anno, ad offerta libera, è stato devoluto al Sermig fondato da Ernesto Olivero. E’ stato Adriano Cavanna a consegnarlo al rappresentante dell’associazione, Paolo, che ha ricordato come il Sermig sia fatto di tante piccole gocce e di tanti volontari che donano quanto possono o il loro tempo per costruire un mondo di pace e solidale. Tra le tante cose di cui si occupa, ha aggiunto Paolo, il Sermig cerca di strappare alla strada i ragazzi delle periferie con la proposta dello sport.
Adriano Cavanna si commuove ricordando i bambini del naufragio di Cutro in cerca anche loro di un mondo di pace. Ha ricordato poi i valori che sono alla base del Cantachiaro: collaborazione e disponibilità a mettere a disposizione degli altri i propri talenti. Al Cantachiaro tutti mettono a disposizione la propria voce per far sì che la prestazione del solista sia la più bella possibile. Non ci sono vincitori. Al Cantachiaro vincono tutti e tutti insieme.