Questa sera al Teatro Alfieri lo “Skianto” con Filippo Timi
“Skianto”, volutamente con la K, è uno di quegli spettacoli che merita di essere visto non fosse altro per il coraggio di mettere in scena il racconto di un handicap, una malattia che condanna il protagonista all’isolamento sociale, ma anche i suoi tentativi di evadere, con la fantasia, da quella stanza nella quale l’hanno condannato i suoi genitori. Lo spettacolo sarà in scena questa sera, venerdì, alle 21, al Teatro Alfieri di Asti per la stagione di prosa 2019/2020 organizzata dal Comune in collaborazione con la Fondazione Piemonte dal Vivo. Un testo coraggioso, non semplice, brillante, ironico, che parla alla mente quanto al cuore di chi segue le avventure, a tratti fiabesche, di Filippo Timi, protagonista indiscusso dello spettacolo prodotto dal Teatro Franco Parenti. Timi, attore istrionico, formidabile nei ruoli drammatici quanto nella commedia (è il “barrista” investigatore nella serie televisiva I delitti di BarLume ispirata ai gialli di Marco Malvaldi) riesce a raccontare la storia di Filippo e del suo “essere diverso” con una straordinaria mimica che lo vede perfettamente a suo agio nei panni di un sognatore che sogna per legittima difesa. Un uomo, a tratti un moderno Peter Pan, che vede e sente ciò che gli altri ignorano e che immagina se stesso come un ballerino, un cantante, sposato a un pattinatore russo, ma anche un eroe dei fumetti. Eroe e antierore allo stesso tempo, a seconda della situazione che Filippo si trova a vivere per evadere dall’esistenza nella quale è stato confinato in cerca di una vita apparentemente normale; ammesso che la normalità esista e si possa inquadrare in schemi precostituiti, cosa che in effetti pare non essere per nulla scontato.
Una favola amara e spiazzante
«Si tratta di una favola amara, un testo spiazzante che mescola rabbia e dolore a una esilarante ironia, portato sul palco da un anticonvenzionale e istrionico Filippo Timi – fanno sapere dall’Alfieri – In una sarabanda di lampi immaginifici e sferzate emotive nell’impasto dolce di una favola pop, l’attore racconta l’irrefrenabile ricerca di un’identità. In una scena visionaria e cangiante, scorrono ricordi e sogni di un giovane confinato dalla malattia e dai genitori tra le pareti della sua stanza».
«Skianto è la bocca murata – spiega Timi raccontando la genesi del testo teatrale – il racconto di un ragazzo disabile che ha il cancello sbarrato. Io spalanco quella bocca in un urlo di Munch. Gli esseri umani sono disabili alla vita. E siamo tutti un po’ storti se ci confrontiamo alla grandezza della Natura. Esiste una disabilità non conclamata che è l’isolamento, l’incapacità di fare uscire le voci». Sul palco anche l’attore Salvatore Langella.
Biglietti 21 euro (15 euro loggione), per informazioni e prenotazioni 0141.399057 / 399040, biglietteria Teatro Alfieri aperta oggi, venerdì, 10,30-16,30.