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Alfieri "all'Alfieri" con Ottavia e Nerone
Cultura e Spettacoli

Alfieri “all’Alfieri” con Ottavia e Nerone

E’ in programma stasera (martedì), alle 21.30 al Teatro Alfieri, il debutto in prima nazionale di “Ottavia e Nerone”

E’ in programma stasera (martedì), alle 21.30 al Teatro Alfieri, il debutto in prima nazionale di “Ottavia e Nerone”.

La tragedia di Vittorio Alfieri (il cui titolo originale è “Ottavia”), diretta da Marco Viecca, sarà interpretata da Chiara Buratti (Ottavia), Marco Viecca (Nerone), Daniela Placci (Poppea), Valentina Veratrini (Seneca) e Diego Coscia (Tigellino).

Lo spettacolo è realizzato con il contributo delle Fondazioni CRT e CrAsti e prodotto dalla Fondazione Gabriele Accomazzo per il Teatro all’interno del progetto “Fortissimamente Alfieri 2017 – Il viaggio continua”.

«Nella tragedia Ottavia viene condannata a morte dal tiranno per colpe mai commesse», spiega il regista, Marco Viecca. «L’unica sua colpa è quella di intralciare i piani di Nerone, che vuole sposare la sua amante Poppea. Nerone, lontano dagli obblighi del “governare”, si rifugia nelle stanze della sua reggia, dedicandosi alla musica, alle arti e a Poppea. È quasi infastidito dai suoi obblighi, tanto da permettere a Tigellino di esercitare un potere che va ben al di là delle sue competenze, e sopporta male i consigli e i moniti del vecchio precettore Seneca. L’imperatore è chiuso in un parco di divertimenti immaginario e perfetto, nel quale qualsiasi disturbo o disaccordo deve essere semplicemente eliminato. Ottavia, il suo amore, ma anche la sua stessa esistenza, per Nerone non sono doni, ma impedimenti ai suoi piani, ai suoi piaceri. E’ un tiranno che uccide per fastidio; non calpesta i sentimenti, semplicemente non li vede, non li considera, non lo toccano. Compatisce se stesso fino alle lacrime, è un assassino che ha compassione della sua condizione, giustificandola con indulgenza..

Per poi sottolinare che «Alfieri, in quest’opera, si sgancia dalla logica della trama di causa/effetto, e si inoltra in una trama di personaggio e idea di base, accarezzando tematiche psicologiche legate a concetti quali il narcisismo, l’egoismo totale, l’incapacità di empatia, l’incapacità di accettare il rifiuto, la mancanza di razionicio e pietà».

Biglietti: 10 euro posto unico numerato, ridotti 5 euro per under 25, over 65 e abbonati stagione teatrale.

Lo spettacolo sarà seguito domani (mercoledì), alle 21 a Palazzo Alfieri (corso Alfieri 375), dal concerto “Carlo Graziani: un grande astigiano”, presentazione italiana del nuovo cd dell’ensemble astigiana di musica antica Armoniosa.

Sul palco Stefano Cerrato (violoncello solo), Marco Demaria (violocello di continuo) e Michele Barchi (clavicembalo).

Saranno proposte le sei sonate, datate 1786, che rappresentano la summa della produzione di Carlo Graziani. Violoncellista che, nato tra il 1710 e il 1725 ad Asti (non si è ancora riusciti a stabilire la data esatta), si può definire il più grande musicista astigiano: suonò con Mozart e altri grandi musicisti dell’epoca, essendo accolto nelle più importanti corti europee (tanto che morì in Prussia). Anche perché ha precorso la tecnica violocellistica di oltre 50 anni.

Come accennato, il concerto sarà anche l’occasione per presentare il nuovo cd di Armoniosa, prodotto dal RedDress studio di Francesco Cerrato, ad Asti, e pubblicato dall’etichetta londinese Rubicon Classics. Uscito lo scorso autunno, ha già ricevuto recensioni entusiastiche in vari Paesi europei dove Graziani è molto conosciuto.

Biglietti 10 euro, disponibili presso il Teatro Alfieri.

Gli eventi di questa settimana fanno parte di un ciclo di iniziative, cominciate sabato con la conferenza a Palazzo Mazzetti, promosse per celebrare la nascita del grande poeta e drammaturgo Vittorio Alfieri, avvenuta ad Asti il 16 gennaio 1749.

Una rassegna, intitolata “Buon compleanno Vittorio. Omaggio a Vittorio Alfieri”, promossa dal Comune in collaborazione con la Fondazione Centro di studi alfieriani, la Fondazione Gabriele Accomazzo per il teatro e l’ensemble di musica antica Armoniosa.

La rassegna terminerà sabato 27 gennaio, alle 17 nel salone del Podio di Palazzo Alfieri (corso Alfieri 357). Per l’occasione sarà presentato al pubblico il restauro della partitura manoscritta della tragedia Ottavia di Alfieri, posseduta dalla Biblioteca Alfieriana.

L’ingresso è libero. Da ricordare inoltre che l’Amministrazione comunale deporrà giovedì 18 gennaio una corona di fiori al monumento del trageda in piazza Alfieri alle 12.

Elisa Ferrando

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