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Andrea Bosca, un 2013 frenetico
Cultura e Spettacoli

Andrea Bosca, un 2013 frenetico

E’ stata una toccata-e-fuga, giusto il tempo per mettere in scena lo spettacolo “Stella Rock” ospitato a Castagnole Monferrato nell’ambito degli eventi legati alla candidatura a Patrimonio

E’ stata una toccata-e-fuga, giusto il tempo per mettere in scena lo spettacolo “Stella Rock” ospitato a Castagnole Monferrato nell’ambito degli eventi legati alla candidatura a Patrimonio dell’Unesco. Con qualche ora di relax in famiglia, senza disdegnare nel servire un caffè o un vassoio di bignè dietro il bancone della pasticceria di famiglia. Ma tanto è bastato a Andrea Bosca, attore canellese trentatreenne, per «respirare la bella aria delle nostre colline e tuffarmi nella Città del Vino».

Dialogo a tutto tondo quello con il giovane talento made in Canelli, alle prese con un 2013 frenetico ed entusiasmante. «Il mondo del cinema e del teatro non vivono momenti facili, come tutta l’economia italiana – dice -. In un anno che ritenevo di passaggio, invece, sto lavorando molto, su tutti i fronti. Magari facendo qualche sacrificio in più, come tutti d’altronde».
Annata ricca, che lo sta portando in giro per l’Italia tra set e macchine da presa. «E’ in dirittura d’arrivo una nuova fiction per Rai uno, dal titolo “I San Leonardo”, che andrà in onda nel 2014. Un bel lavoro, serio, ambientato tra Roma e Trento con un cast importante nel quale figurano Lucrezia Lante della Rovere, Miriam Leone, Carmine Elia e Cornelio Grandi. Impersono la figura di un cattivo, ma che poi così cattivo non è come si vedrà nella serie».

Facendo zapping sulle reti Mediaset, sempre il prossimo anno, vedremo “Romeo e Giulietta”, mini-serie in due puntate a cavallo di San Valentino. «Opera dal respiro internazionale, come la storia merita, girata in inglese e doppiata poi in italiano – spiega Andrea Bosca -. Di grande valore gli interpreti, con Riccardo Donna e Alessandra Mastronardi solo per citarne alcuni. Io sarò Paride, un ruolo che mi ha molto appassionato». Le due puntate sono state ambientate, anche in questo caso, a Trento.
Cambia decisamente genere il film per la tivù che Bosca sta girando in Toscana. Si intitola “A testa alta” e si ispira alla vicenda, realmente accaduta, conosciuta come “I martiri di Fiesole”, tragico evento della seconda guerra mondiale.

Il 12 agosto del 1944, alla vigilia della Liberazione di Firenze, tre militi dei Carabinieri Reali che, segretamente, sostenevano le truppe di Liberazione, si consegnarono ai tedeschi di Fiesole per salvare dieci ostaggi, e subito dopo furono fucilati. «Una trama molto bella: sono orgoglioso di essere stato chiamato per interpretare questa storia. Con me ci saranno, tra gli altri, Nicole Grimaudo, Ettore Bassi e Giorgio Pasotti».

Il primo amore, il teatro, non si dimentica mai. Così, tra aprile e maggio è andato in scena, al teatro Vascello di Roma, “L’Arma”, finalista alla cinquantesima edizione del Premio Riccione per il Teatro. Storia che tratta del rapporto tra padre e figlio per la regia di Aureliano Amadei con Giorgio Colangeli, Andrea Bosca e Mariachiara Di Mitri.
Il futuro? «Top secret» dice, sornione, il giovane attore. Ma, intanto, le sue colline non lo abbandonano mai, neppure nel pensiero.

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