Due cose per certo non difettano ad "Asti in concerto": la varietà e la qualità delle proposte artistiche. Dopo il fascino della musica della Mongolia, i suoni italiani del primo
Due cose per certo non difettano ad "Asti in concerto": la varietà e la qualità delle proposte artistiche. Dopo il fascino della musica della Mongolia, i suoni italiani del primo ?'900 e le più celebri colonne sonore del cinema, la rassegna promossa per il diciannovesimo anno dal Circolo filarmonico astigiano con la direzione artistica di Lia Lizzi Balsamo torna al grande jazz con un appuntamento di livello assoluto. Venerdì all'Archivio di Stato di Asti (sala del coro "B. Alfieri", via Govone 9) è atteso l'Andrea Pozza UK Connection Trio, nuova formazione internazionale voluta e ideata dal pianista jazz Andrea Pozza con due tra i più importanti e quotati musicisti della scena jazzistica inglese ed americana: Andy Cleyndert al contrabbasso e Mark Taylor alla batteria.
I tre collaborano assieme in Inghilterra da oltre quattro anni e si sono esibiti nei più importanti club londinesi, dal Ronnie Scott's, al "606", al Bull's Head e molti altri ancora. Per la prima volta hanno deciso di varcare la Manica e portare il loro progetto anche in Italia con un vero e proprio tour che farà tappa in diverse città della Penisola e sarà di scena in alcuni tra i più prestigiosi jazz club dello Stivale. Il repertorio comprende sia composizioni originali di Andrea Pozza scritte appositamente per il UK Connection Trio e ispirate alle caratteristiche stilistiche dei suoi due partner e al sound d'oltremanica e nord europeo, sia brani che spaziano dalla musica classica al pop, dalla bossa nova all'immenso songbook degli standard jazz.
Ingressi 15 euro interi, 10 ridotti, omaggio per i soci del Filarmonico. Info e prenotazioni 0141/538057, 346/5761400 o sul sito internet ufficiale www.filarmonicoastigiano.it
l.g.