Una tradizione antica rivive nel fine settimana, è la Fiera di San Carlo. Festeggiata da quasi cinque secoli, unisce enograstronomia a momenti in cui vengono celebrati i cittadini illustri e meritevoli di menzione. Anche fuori dai confini nicesi il primo sabato di novembre offre tante occasioni per respirare arte e cultura, degustare i prodotti del territorio e ripassare la storia…
Arriva lautunno, i vigneti si trasformano in un affascinante arcobaleno di colori, mentre al caldo nelle cucine si preparano la bagna cauda con il cardo gobbo e la farinata. Sulla piazza Garibaldi fanno la loro comparsa le giostre, per la gioia dei più piccoli, dal canto loro gli adulti si preparano a festeggiare il santo patrono di Nizza.
È la Fiera di San Carlo: una tradizione antichissima, che giunge questanno alledizione numero 496, sempre tra enogastronomia e iniziative, per ricacciare in un angolo il freddo dellinverno imminente e ritrovarsi ancora una volta tutti insieme, a premiare i concittadini illustri e quelli che, in silenzio, un giorno dopo laltro, si danno da fare al servizio della comunità.
Si inizia sabato, con la consegna dei premi Il Campanòn anno 2012, e si prosegue per tutta la giornata di domenica tra vie e piazze, ristoranti e negozi cittadini. Ritorna il Gran mercato della fiera: in vendita i prodotti tipici del territorio ma anche quelli dellartigianato, abbigliamento e curiosità di vario genere. Sarà possibile fare acquisti anche nei negozi, aperti per loccasione, prima di dedicarsi a una succulenta pausa pranzo: se la Pro Loco nicese in piazza Garibaldi propone la sua farinata, allEnoteca Regionale, con annesso il ristorante vineria della Signora in Rosso, degustazione dei migliori vini Barbera docg del territorio e maratona no stop della bagna cauda dalle 12 alle 24. Degustazioni di cardo gobbo e bagna cauda, insieme ai prelibati tartufi, in piazza del municipio; alle 16,30 la Pro Loco offre a tutti il suo dolcissimo zabaione al Moscato.
Fulvio Gatti