Saranno tredici (cui probabilmente se ne aggiungerà qualcuno ancora in via di definizione) gli spettacoli fuori cartellone della stagione 2023/24 del Teatro Alfieri di Asti (che compongono la cosiddetta sezione extra) per un totale quindi, di 34 appuntamenti. «Sottolineo – ha esordito il sindaco Maurizio Rasero durante la conferenza stampa di presentazione – l’aumento di richieste di abbonamenti segno, da una parte, che la gente ha voglia di uscire e socializzare e dall’altra che il settore cultura ha saputo creare un palinsesto che attrae».
Eterogeneo il programma offerto, proposte anche molto diverse tra loro, spettacoli in grado di soddisfare tutti i gusti e, specialmente, tutte le età: dalla prosa alla danza, dalla lirica ai musical, al cabaret, fino alla serata gospel, al consueto Concerto di Capodanno e a ritorni molto attesi come «Canto libero- Omaggio alle canzoni di Battisti e Mogol», Paolo Crepet o «Solo» di Arturo Brachetti (nella foto in alto di Paolo Ranzani) con addirittura tre date. «C’è un ritrovato entusiasmo da parte del settore cultura – ha commentato l’assessore Paride Candelaresi – cosa che mi riempie il cuore di gioia e ci sprona a fare sempre meglio».
La scorsa stagione furono 560 gli abbonamenti, 623 quelli di quest’anno «molto più – ha detto Candelaresi – di quanto ci aspettassimo; ho la percezione – ha poi aggiunto ringraziando i collaboratori – che si sia creata una bella squadra di lavoro che ha saputo incanalare nel modo migliore la sua energia».
La stagione 2023/24 è stata realizzata dal Comune di Asti in collaborazione con la Fondazione Piemonte dal Vivo: «Con queste proposte intendiamo coinvolgere il maggior numero possibile di spettatori e il rinnovato interesse del pubblico – ha affermato il dirigente Angelo Demarchis – si accompagna anche all’aumento di interesse da parte di produzioni esterne, cosa che permette di chiudere in positivo il bilancio». Infine è stato fatto un particolare ringraziamento ai collaboratori, al personale amministrativo, ai tecnici e a tutto lo staff per l’impegno dimostrato.
Il programma
27 ottobre ore 21: a Spazio Kor “Pasolini – sotto gli occhi di tutti” (vincitore di Scintille 2022)
28 ottobre ore 21: “L’ultimo principe”
18 novembre ore 17 e 21: “A Christmas Carol musical”
30 novembre ore 21:“La voix humaine”
15 dicembre ore 21: “Canto libero”
17 dicembre ore 17 e 21 “Lo schiaccianoci”
19 dicembre ore 21: “Concerto Gospel”
1 gennaio ore 17: “Concerto di Capodanno”
5 gennaio ore 17 e 21: “La leggenda di Belle e la Bestia – Il musical”
19 gennaio ore 21: “Vernia o non Vernia”
2 febbraio ore 21: “Prendetevi la luna”
20 aprile ore 21: “Magical Mistery Story”
24/25/26 aprile ore 21: Arturo Brachetti “Solo”.
Tutti gli spettacoli, salvo il primo, si svolgeranno a Teatro Alfieri.
Info 0141 399057 – 399040 negli orari di apertura della biglietteria.
Omaggio a Pasolini
La vita di Pier Paolo Pasolini, il suo rapporto con la società a lui contemporanea e la sua produzione cinematografica e letteraria fanno da tasselli dello spettacolo “Pasolini – Sotto gli occhi di tutti”, in scena venerdì 27 ottobre alle 21 allo Spazio Kor di Asti. Il posto “in cartellone” l’opera se l’è conquistata grazie alla vittoria del Premio Scintille 2022. Ne sono interpreti Serena Borelli, Andrea Carpiceci, Andrea Canestri, Gabriel Durastanti, Luca Morciano, Michelangelo Raponi e Alice Staccioli, per la regia di Valentina Cognatti, costumi Fiorella Mezzetti, aiuto regia Martina Grandin, direzione organizzativa Alice Staccioli in una produzione Margot Theatre Company. «La figura di Pier Paolo Pasolini è interpretata da un singolo attore – anticipa la compagnia – mentre gli altri interpreti variano e si trasformano in personaggi diversi. La pedana di legno è la società italiana degli anni ’60, che resta sospesa in aria come sospesa nel mare è l’Italia, e sovrasta lo scrittore: lo schiaccia come lo stato civile e la sua crudele morte lo hanno schiacciato, e lo lascia da solo, impossibilitato a entrare nel meccanismo perpetuo della borghesia, solo nella vita come nella morte. La pedana è sostenuta dagli attori stessi, che si alternano sotto e sopra di essa, e la fanno ondeggiare, come il mare, come un equilibrio mai trovato». Lusinghiera la valutazione che ha portato alla vittoria dello spettacolo: «La giuria ha apprezzato la capacità di “costruire teatro” con l’unico elemento scenico rappresentato da una pedana di legno che grazie alla qualità anche fisica degli interpreti e alla visionarietà della regista ha saputo trasformarsi in luoghi fisici, mentali e metaforici. La giuria, come nella tradizione del Premio Scintille, ha voluto premiare anche la potenzialità del progetto della Margot Theatre nella convinzione che il corto visto a Milano e ad Asti possa diventare uno spettacolo di forti suggestioni per un omaggio a Pierpaolo Pasolini e alla sua lucida visionarietà profetica nel centenario della sua nascita».
La compagnia ha ricevuto un contributo di 8 mila euro e la possibilità di rappresentare lo spettacolo finito nelle stagioni teatrali di Asti e del Teatro Menotti di Milano. Ingresso libero.