Armosino, Brignolo e Sacco schierati a Verona tra gli stand del Vinitaly per presentare le manifestazioni astigiane: «Quest'anno la Douja avrà come aspetto principale quello dellinternazionalizzazione – anticipa il presidente della Camera di Commercio – punteremo al commercio elettronico». Il sindaco del capoluogo ha invece sottolineato la ricchezza del calendario settembrino…
Asti ha presentato a Verona il meglio della sua storia e della suoi prodotti. La stessa storia che dura da secoli e che vedrà il suo culmine nel settembre astigiano. Tra Douja, Sagre e Palio. «Siamo qui schierati – ha esordito il Presidente Mario Sacco – per la 47° edizione della Douja dOr e condividiamo con il Vinitaly la fortuna di essere tra le manifestazioni più longeve dItalia. Per dare sostegno ai prodotti locali disseminati nel padiglione 9 anche in questo momento di grande difficoltà. Tutti i nostri viticultori ci dicono però che stanno andando bene e anche i numeri ci dicono questo. Ledizione di questanno avrà come aspetto principale quello dellinternazionalizzazione. Punteremo al commercio elettronico dopo lesperienza positiva dello scorso anno che ci ha portato ad avere milioni di contatti sul web». Semi virali di diffusione e di conoscenza dei vini astigiani che servono a promuovere il territorio.
La 40° edizione del Festival delle Sagre continuerà ad essere la manifestazione principe del settembre astigiano che terminerà come da tradizione con il Palio. «Molto importante ha esordito il sindaco di Asti Fabrizio Brignolo che tutto lastigiano si sia messo assieme. A settembre qualunque giornata un turista passi da noi troverà qualcosa di fantastico da fare e la terza domenica ci sarà il Palio più antico dItalia con le sfilate di quasi milleduecento figuranti che con rigore storico e ricercatezza ci porteranno tra origini contadine e nobiltà medioevale. Un equilibrio che ci insegna ogni giorno il nostro papa». Origini medioevali può vantare a buon titolo Canelli che ha presentato la 400a edizione dellAssedio.
«Come tradizione ha scherzato il sindaco Marco Gabusi – effettivamente abbiamo qualcosa da insegnare. Tutto lanno nelle visite alle nostre Cattedrali sotterranee e alle nostre cantine storiche abbiamo unofferta diversificata. Ma siamo anche innovazione se è vero che solo lo scorso anno la sottozona Canelli è nata e questanno ne sono già state vendute quasi un milione di bottiglie. Un successo per tutto il nostro territorio». Sforzi che si concretizzano con la regia delle istituzioni. «Stiamo provando – ha raccontato una brillante Maria Teresa Armosino in veste di Presidente dellAtl – a dare conoscibilità alle nostre zone con le loro produzioni, in primis il vino e ricordiamoci che venire nellastigiano fa bene allanima».
Fulcro delle manifestazioni sarà come al solito la Douja che vedrà allopera le commissioni di assaggiatori esperti dellOnav per decretare i vini migliori e degni del premio. Dal 6 al 15 settembre i vini premiati si potranno assaggiare e acquistare al Palazzo dellEnofila. Confermati anche i Piatti dautore e le serate a tema con un occhio attento alle attività culturali. Che vedranno continuare il matrimonio tra Cesare Pavese e la Douja e i rapporti con la casa Editrice Mondadori-Electa che presenterà ad Asti le proprie novità. Divertente momento finale in cui gli armigeri dellAssedio di Canelli hanno consegnato il Tiletto il lasciapassare che consente al sandamianese Sacco di entrare e risiedere stabilmente nel territorio di Canelli. E con questo le abbiam vedute proprio tutte.