Si può fare un salto nel passato? A Piovà sì, visto che sono tanti i residenti over 65 che hanno potuto rivivere lemozione del cinema del paese grazie ad uno straordinario lavoro di
Si può fare un salto nel passato? A Piovà sì, visto che sono tanti i residenti over 65 che hanno potuto rivivere lemozione del cinema del paese grazie ad uno straordinario lavoro di recupero di antichi pezzi fatto dallAssociazione Fra Guglielmo Massaia.
Inaugurata alla festa della menta, la mostra sullantico cinema è ancora visitabile fino alla fine del mese di giugno e poi, restituiti i pezzi in prestito, rimarrà comunque allestita in modo permanente la ricostruzione del salone, visto che molte cose sono di proprietà dellassociazione. A partire dallo splendido e monumentale proiettore, quello originale, fabbricato nel 1926, che alcuni volontari, non senza rischio, hanno smontato dalla sua torretta di proiezione (adiacente al salone ma indipendente per prevenire il rischio di incendi) e rimontato al centro del salone. Il proiettore si affaccia su alcune file di sedie di legno (prestate dal comune di Cerreto) e sulle panche originali del Cinema Piemonte di Piovà Massaia, rustici ma funzionali e resistenti palchi a sedere.
E poi tutto quello che un cinema degli Anni Cinquanta poteva offrire: dalla biglietteria al piano terra con tanto di finestrotto, alla scatola illuminata che indicata a che punto fosse il film: primo, secondo, terzo tempo o fine.
Molte le locandine originali dei film dellepoca (recuperate anche su Ebay dai volontari dellassociazione) e quelle, un po più logorate ma sempre affascinanti, ritrovate nella torretta di proiezione. La parte sottostante della mostra propone diversi videoproiettori di diverse epoche, mentre nel salone del cinema ci sono le pizze di ferro con qualche metro di pellicola sopravvissuta al passare degli anni. Recuperata anche la scatola di legno, con tutti gli scomparti interni per accogliere le pellicole riarrotolate e pronte per una nuova proiezione.
Fra le chicche appese ai muri, anche alcune copie de Il Risveglio, un quindicinale indipendente che veniva stampato a Castelnuovo Don Bosco e che riportava puntualmente i film in calendario a Piovà. Fra i più emozionati allinaugurazione della mostra, sicuramente Giuseppe Beppe Vianelli, 85 anni, proiezionista ufficiale del Cinema Piemonte di Piovà, oltre ad essere stato per anni il messo comunale del paese. Diplomato tecnico proiettore, Vianelli ha conservato il libretto rosso con le istruzioni per usare il proiettore.
In un filmato girato da Alessandra Bertorello e Marco Ferrante con la regia di Paolo Giorcelli e Raffaele Fusco, sono state raccolte le testimonianze di Graziella Vigna, una assidua frequentatitrice del cinema e dello stesso Vianelli che racconta come andasse alla fermata del pullman a Gallareto a ritirare le pellicole nuove e quando si rompevano (cosa molto frequente) usava saliva ed acetone per ripararle. Ma a volte era impossibile, quindi la pellicola veniva tagliata e i fotogrammi logorati sparivano dalla storia. «Più veniva proiettato, più il film si accorciava » svela Vianelli che si ricorda anche, in questi casi, i fischi e i sacramenti del pubblico che perdeva il filo del racconto.
Daniela Peira