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Il ritorno dell’opera lirica al Teatro Alfieri

Sabato 21 gennaio in scena il “Don Giovanni” di Mozart diretto da Renato Bonajuto. Al via da domani le iniziative di avvicinamento all’evento aperte a tutti.

«Si tornerà a dare spazio alla grande opera lirica grazie ad uno spettacolo costruito appositamente per Asti dal regista Renato Bonajuto. Un’opera che attrarrà gli appassionati del genere, ma che è sufficientemente popolare per richiamare l’attenzione anche di chi non è solito assistere all’opera».
Così l’assessore comunale alla Cultura Paride Candelaresi, parlava alla presentazione, lo scorso settembre, della Stagione teatrale in corso. L’opera cui fa riferimento è il “Don Giovanni” di Mozart, che sabato 21 gennaio alle 21 andrà in scena al Teatro Alfieri registrando il “tutto esaurito”. L’evento è stato presentato mercoledì scorso in conferenza stampa, insieme agli appuntamenti collaterali organizzati per l’occasione. Insieme all’assessore Candelaresi erano infatti presenti tutti coloro che hanno preso parte al cartellone di eventi “extra”: Simona Secoli (compagnia teatrale “Spasso carrabile”), Ottavio Coffano (scenografo), Marida Faussone (Fondazione Guglielminetti), Silvio Volpato (Società promotrice belle arti) e Alberto Bazzano (esperto di musica lirica).

Il “Don Giovanni”

Dramma giocoso in due atti, basato sul libretto di Lorenzo Da Ponte con la musica di Wolfgang Amadeus Mozart, il “Don Giovanni” atteso ad Asti vede la regia di Renato Bonajuto.
Sul palco saliranno Giuseppe Altomare (Giovanni), Serena Gamberoni (Donna Anna), l’astigiano Enrico Iviglia (Don Ottavio), Renata Campanella (Donna Elvira), Filippo Polinelli (Leporello), Massimiliano Catellani (commendatore), Scilla Cristiano (Zerlina), Emil Abdullaiev (Masetto).
Maestro concertatore e direttore sarà Stefano Giaroli; ad esibirsi l’Orchestra sinfonica delle terre verdiane e il Coro dell’opera di Parma, diretto da Emiliano Esposito.
«L’opera lirica – ha commentato l’assessore Candelaresi – torna finalmente ad Asti e lo fa con artisti di levatura internazionale. Ho creduto molto in questo progetto e sono contento che si sia realizzato e che abbia avuto un ottimo riscontro.
Parimenti – ha precisato – per ovviare alla titubanza nei confronti di questo genere musicale da parte di chi pensa di non essere preparato a comprenderlo, abbiamo organizzato una serie di eventi collaterali di preparazione allo spettacolo, quasi totalmente gratuiti e aperti anche a coloro che non andranno a vedere l’opera, ma che vogliono avvicinarsi a questo genere».

Le iniziative collaterali

Domani (domenica), alle 11 presso la sede della Società promotrice delle belle arti in piazza Alfieri 29, sarà inaugurata la mostra “Mi meraviglio! Il Don Giovanni nell’arte” a cura di Silvio Volpato, presidente l’associazione.
La mostra comprende le opere di 30 artisti della società che hanno realizzato opere sul tema, «approfondendo in primo luogo essi stessi la conoscenza del “Don Giovanni”», ha sottolineato Volpato. «E’ stata una vera e propria sfida, considerato il poco tempo a disposizione – ha aggiunto – ma siamo stati felici di coglierla».
L’esposizione sarà visitabile fino a sabato 21 gennaio ad ingresso libero.
Il cartellone proseguirà mercoledì 18 gennaio, alle 18.30 alla Biblioteca Astense, quando lo scenografo Ottavio Coffano terrà un incontro sull’opera, approfondendone il quadro storico di appartenenza e l’aspetto della scenografia.  «L’opera lirica – ha anticipato – è figlia dell’Illuminismo, il movimento che ha portato al trionfo della ragione e alla diffusione delle idea liberale».
A seguire, venerdì 20 gennaio alle 17 allo Spazio Kor (piazza San Giuseppe), il critico musicale Alberto Bazzano presenterà una guida all’ascolto del “Don Giovanni”. «Parliamo di un’opera estremamente complessa – ha sottolineato – peraltro come tutto il teatro di Mozart, in cui confluiscono numerosi aspetti. Parliamo non solo di un’opera, ma di un mito diventato tale grazie a Mozart».
L’incontro è stato organizzato in collaborazione con la Fondazione Guglielminetti, che in questo periodo nei locali del museo in corso Alfieri 375 ospita un’esposizione, ad ingresso libero, che propone bozzetti dello scenografo Eugenio Guglielminetti (1921 – 2006), creati nel 1966 per una rappresentazione del “Don Giovanni” al teatro alla Scala di Milano. «I bozzetti – ha spiegato Marida Faussone, presidente della Fondazione Guglielminetti – sono creati a gessetto e ritoccati con le tempere. Riguardano i costumi del protagonista e di altri tre personaggi dell’opera e sono caratterizzati dall’impronta distintiva del Maestro. Ovvero, sono in grado di delineare anche il carattere psicologico dei personaggi che li avrebbero indossati».
L’ingresso alla mostra è libero.
A seguire, alle 18.15, sempre allo Spazio Kor, “L’ultima notte di Don Giovanni”, reading teatrale, ad ingresso libero, con musiche dal “Don Giovanni” di Mozart a cura della compagnia “Spasso Carrabile” di Nizza Monferrato. In scena Matteo Campagnoli, Massimo Chionetti, Massimo Fiorito, Gianluca Giacomazzo, Manuela Buffalo, Silvia Chiarle, Emanuela De Santi, Simona Secoli e Walter Rizzo.
«Sarà un atto unico – ha spiegato Simona Secoli – riduzione dell’opera di Edmond Rostand, autore del Cyrano de Bergerac, ambientata nel Novecento. Era una delle tragedie cui teneva di più, anche se tra le meno note, tanto che l’autore stesso si rammaricava del fatto che non avesse avuto il successo sperato».
Infine, alle 20 al ristorante “L’Angolo del Beato”, in vicolo Giuseppe Cavalleri 2, l’associazione Barbera & Barbere proporrà una cena a tema, con cinque portate abbinate ad altrettanti vini.
«Parliamo di piatti – ha spiegato Beppe Giordano, presidente dell’associazione che ha 22 di attività – legate all’opera per vari motivi, o perché recepiscono le indicazioni del libretto (come il fagiano di cui si parla nell’opera) o della zona in cui è stata composta. La serata sarà aperta a tutti, anche a chi non fosse intenzionato ad andare a vedere l’opera a teatro».
Prezzo 50 euro. Prenotazioni chiamando il ristorante allo 0141.531668 o scrivendo una mail a: barberaebarbere@gmail.com.

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