È in libreria da alcuni giorni “Anime”, il quinto romanzo a firma di Gianfranco Miroglio.
Edito da Puntoacapo Editrice, è strettamente legato al precedente, intitolato “La culla e i giorni”, uscito nel 2019. Un libro che intrecciava fatti che hanno punteggiato la vita dell’autore (a partire dall’infanzia negli anni Cinquanta ad oggi), sempre trattati con una commistione tra fatti realmente accaduti e “sogni a occhi aperti”, in quanto la componente ironico-surreale è preponderante.
Il commento del critico
«Ma ora le ballate della Contea diventano più dure – commenta il critico genovese Elio Grasso – si radunano intorno ai veleni della politica provinciale. E creano una resistenza. Di fanciulli diventati troppo presto uomini (come Coso, protagonista del precedente romanzo, ndr) e di fanciulle la cui bellezza tracima parole giuste e dovute. Tutte anime, in fuga certo, ma mai troppo lontano dal paesaggio, altrettanto mitologico, della Langa natìa né da quel personaggio che tutto tiene e tutto lascia. Una vecchia conoscenza che qui ricompare: Matisse, irriducibile spirito guida».
Le parole dell’autore
Come spiega l’autore, «“Anime” va a ritroso, partendo dall’attualità. Diviso in tre parti – “Anime in giostra”, “Anime nere” e “Anima bianca” – inizia con quella che potrebbe essere la fine. Si apre, infatti, con Coso che è anziano, respira e sogna a fatica. Ovvero l’oggi. Poi continua con Coso accerchiato da un mondo grottesco, dove si susseguono tre storie, sempre dallo stile un po’ fiabesco, legate alla preoccupazione per la diffusione, in Italia e nel mondo, dell’autoritarismo strisciante. Per fortuna riappare Matisse a riannodare le trame. È ancora l’oggi, ma c’è il rischio che diventi domani. Infine l’ultima parte, che riaggancia la storia di “La culla e i giorni”, con Coso di nuovo bambino e il fratello Guido. Anzi, come sempre bambino su scenari di fiaba triste e ogni tanto crudele. È ieri, tempo fa. Ma si individua un barlume. La fine potrebbe segnare una sorta di inizio. Ma ancora una volta – forse – è una pura illusione».
Chi è Gianfranco Miroglio
Già docente e dirigente scolastico, Gianfranco Miroglio è uno “storico” rappresentante della sinistra ambientalista (anche in consiglio comunale ad Asti). Per quasi trent’anni presidente dell’attuale Parco Paleontologico Astigiano, ora coordina il Distretto paleontologico dell’Astigiano e del Monferrato.
Il libro è acquistabile anche on line sul sito della casa editrice e su Amazon.