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Cultura e Spettacoli

La memoria storica degli astigiani
da oggi è conservata su YouTube

Gli anziani di Cunico che spiegano cosa significa "sfogliare l'orso". Sequenze della sfilata del Festival delle Sagre. La fiera del Bue Grasso a Moncalvo. La storia dei sindacati ad

Gli anziani di Cunico che spiegano cosa significa "sfogliare l'orso". Sequenze della sfilata del Festival delle Sagre. La fiera del Bue Grasso a Moncalvo. La storia dei sindacati ad Asti. E' un patrimonio immateriale quello custodito dal Banco delle Memorie, "una cassaforte di storie, viaggi e ricordi lontani", come lo descrive il suo ideatore Luciano Nattino. Partendo da un sito (www.bancodellememorie.it) e con diramazioni su YouTube e Vimeo, il progetto è una straordinaria raccolta di interviste e materiale video che raccontano tradizioni, episodi, consuetudini dell'Astigiano. In tutto sono cinquantasette i clip realizzati negli anni da Luciano Nattino e Fabio Fassio, curatore della regia insieme al videomaker Riccardo Bosia, responsabile dell'editing video per il web.

A parlare sono anziani dalla lingua svelta e dai ricordi lucidi, figure che si sono distinte in ruoli chiave della vita politica, culturale e associativa locale. Dalla ex direttrice della Biblioteca Astense Anita Bogetti all'ex sindaco di Asti Guglielmo Berzano, dall'archeologa Enrica Fiandra al marionettista Vincenzo Tartaglino, le loro esperienze sono ora ospitate in un archivio digitale che ha fissato per sempre modi di dire, proverbi, aspetti fonici ed espressioni non verbali. «Fin dall'inizio ci ha mossi la convinzione, e anche una responsabilità generazionale, che occorresse videoregistrare da subito il maggior numero possibile di volti, di voci e di storie, con la consapevolezza che, purtroppo, molto era ed è già andato perduto», spiegano i coordinatori del progetto, affidato a Casa degli Alfieri e Associazione Astigiani.

Un contributo fondamentale è venuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e dall'Unione Colli DiVini, che hanno consentito l'avvio di un lavoro incubato per ben tredici anni. In origine era l'Archivio Multimediale della Memoria Astigiana, diventato poi Banco delle Memorie grazie agli sponsor e alla diffusione di strumenti multimediali raggiungibli con un clic. «Da Asti al mondo, il Banco delle Memorie è a disposizione sulla rete globale: tutti i video realizzati sono stati messi online con sintesi, descrizioni, approfondimenti e parole chiave utili alla ricerca in rete. Su questo nuovo portale si troveranno inoltre collegamenti ad altre realtà regionali che si occupano di memoria popolare, tra tradizione ed innovazione.» Presentato nelle scorse settimane, il Banco delle Memorie sarà ospitato a Palazzo Mazzetti su un apposito terminale video fino al 5 luglio, in concomitanza con la mostra "Alle origini del gusto".

Enrico Panirossi

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