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Cultura e Spettacoli
Trasmissione

La terra astigiana raccontata “Di là dal fiume e tra gli alberi”

Nei giorni scorsi la troupe della Rai ha girato numerose interviste fra Asti, Canelli e Costigliole

Troupe televisiva della Rai in terra astigiana nei giorni immediatamente precedenti il Natale.

Sono state infatti eseguite numerose riprese fra Canelli e Asti per la trasmissione “Di là dal fiume e tra gli alberi”, una coproduzione Rai3 e Rai5 per RaiCultura.

Il progetto televisivo nasce dall’idea di un gruppo di autori e registi di altissimo profilo che hanno scelto di raccontare i luoghi attraverso le interviste di chi li abita. Il ritratto di un’area che emerge dalle parole delle persone che la rendono viva, con le loro scelte, il loro lavoro, la loro genialità, la loro intraprendenza.

Come dice il regista, Gianfranco Anzini, l’intento è quello di restituire ai telespettatori un panorama di umanità oltre che di paesaggi.

Ed è su questa filosofia che vengono scelti i personaggi da intervistare: qualcuno più noto, altri meno ma tutti portatori di valore aggiunto nel loro ambito di vita e lavoro.

Interviste sono state fatte alla famiglia Bosca delle famose cantine canellesi e, sempre a Canelli, ha parlato Paolo Marmo, titolare della Marmoinox, fra le aziende di punta del distretto enomeccanico del sud astigiano. La troupe si è spostata a Nizza, dove ha intervistato il produttore musicale Valerio Soave e, risalendo verso il capoluogo, si è fermata a Boglietto di Costigliole, all’aviosuperficie, per raccontare la provincia vista dall’alto.

In città il regista ha chiesto a Massimo Cotto, Manuela Furnari, Valeria Dezzani, Gian Marco Griffi e agli allenatori della Skull Boxe Canavesana di raccontarsi e raccontare la loro visione astigiana.

«Esiste un fil rouge fra molti degli intervistati – dice il regista Anzini – che è la musica. Non posso dimenticare che in questa città è nato  un “gigante” come Paolo Conte».

Che idea si è fatto il regista della terra astigiana?

«Una città piccola con un’alta densità di vita culturale – risponde Anzini – E dove si mangia benissimo. La cucina piemontese insieme a quella siciliana pur mantenendo le radici della tradizione, rimane la più raffinata ed elegante d’Italia».

Per ora esiste solo il “girato” delle interviste e presto il gruppo si metterà al lavoro per il montaggio. Non ancora nota la data della messa in onda.

(Foto Ago)

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