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Riconoscimento

Marco Bona e Irene Conte vincitori ex aequo del Premio Bordone

Giunto alla nona edizione, è promosso dalla Società di Studi Astesi, riservato alle tesi di laurea riguardanti il territorio astigiano in ogni suo aspetto

Marco Bona e Irene Conte sono i vincitori ex aequo del Premio Bordone 2023, pari a mille euro.
Giunto alla nona edizione, è promosso dalla Società di Studi Astesi, riservato alle tesi di laurea riguardanti il territorio astigiano in ogni suo aspetto. E’ stato istituito per ricordare l’astigiano Renato Bordone, docente dell’Università di Torino e socio fondatore della Società, prematuramente scomparso nel 2011.
Nello specifico Bona si è aggiudicato il premio con la tesi di laurea “Ricerche storico-giuridiche sul comune di Asti 1796-1802”, mentre Irene Conte ha convinto la commissione giudicatrice con la tesi “Luciano Nattino e il teatro delle ‘province’ umane”.

La cerimonia

La cerimonia di premiazione si è svolta giovedì scorso nella sala ipogea della Banca di Asti. Il presidente della Società di Studi Astesi, Pippo Sacco, ha espresso soddisfazione per il numero delle tesi partecipanti al premio e si è augurato che i neolaureati possano far parte del sodalizio e trovare ulteriori interessi nei diversi campi di ricerca per fornire nuovi contributi alla storia astigiana.
La commissione giudicatrice (composta da Patrizia Gerbi Bordone, Ezio Claudio Pia, Mario Renosio e Stefano Zecchino) ha assegnato poi un ulteriore premio di 500 euro, condiviso tra Gaia D’Aleo (“L’arazzo contemporaneo come elemento di design. Il sodalizio tra Ettore Sottsass e l’arazziere Ugo Scassa”) e Luca Mombellardo (“Abbazie,monasteri e chiese dipendenti dall’abbazia di Fruttuaria nelle diocesi di Asti, Alba e Acqui tra XI e XIV secolo”).

I diplomi

Sono inoltre stati consegnati diplomi per sei tesi che hanno meritato una menzione particolare, dato l’interesse degli argomenti trattati. A riceverli Francesca Armosino (“Alla scoperta dell’antica città romana di Hasta”), Lucia Papace (“Testimonianze archeologiche ed epigrafiche della cristianizzazione nella Regio IX tra tardoantico e primo altomedioevo”), Anna Rossi (“Dalle impronte digitali alle tracce elettroniche. Nuove tecniche di investigazione in relazione a vecchi strumenti di analisi”), Fabrizio Biglia (“Un caso di avvicendamento tra pubblico e privato nella gestione museale: Il Sant’Anastasio ad Asti”), Enrico Marocco (“Villafranca d’Asti: dalla prima alla seconda guerra mondiale”), Elisa Valenzano (“‘Come in alto, così in basso’. Analisi semiotica di Piazza Alfieri ad Asti”).

Photogallery a cura di Mariagrazia Billi

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