Il progetto presentato giovedì mattina prevede l'allestimento di una bottega del territorio in un punto strategico che si affaccia sul piazzale del Santuario. Sarà pronto per le celebrazioni del bicentenario della nascita di Don Bosco. C'è tempo fino a fine mese per dare un'adesione di massima. Previsti fra l'estate 2014 e il 2015 milioni di visitatori e pellegrini
Era nell'aria da qualche tempo e stamattina è stata ufficializzata la realizzazione di un negozio di prodotti tipici del territorio e di promozione delle strutture ricettive al Colle Don Bosco. Un'iniziativa che dovrà essere completata per l'agosto del 2014, quando inizieranno le celebrazioni per il bicentenario della nascita del grande Santo Sociale, a un anno da quell'altro grande evento di richiamo che sarà l'Expo di Milano. Una bottega vera e propria che troverà posto nei locali che si affacciano sulla galleria coperta che divide l'istituto dalla basilica di Don Bosco, sull'angolo verso la strada di accesso al piazzale, poco distante dai parcheggi degli autobus. Un luogo strategico, che rappresenta il primo impatto dei pellegrini che scendono dai pulman e di quelli che arrivano in auto al sommo del Colle.
La presentazione è avvenuta giovedì mattina in Camera di Commercio; una scelta non a caso visto che il suo presidente, Sacco, ha ricordato come l'ente abbia già a disposizione sul territorio una rete di produttori, di eccellenze agroalimentari di trasformazione, di botteghe storiche, di ospitalità italiana, di vinicoltori e cantine affermate oltre all'Ecomuseo che da tempo lavora sui percorsi dei tanti santi sociali di cui la terra astigiana è ricca. Don Egidio Deiana, responsabile delle pubbliche relazioni del Colle Don Bosco, ha sottolineato i numeri che rendono grande e popolare il santuario a Castelnuovo. Solo a febbraio saranno circa 4 mila i pellegrini fra i 25 e i 35 anni che saliranno al Colle per dei cicli di tre giorni di spiritualità sotto la guida di un missionario salesiano. Ogni anno passano centinaia di migliaia di fedeli e visitatori e questo numero è destinato ad aumentare esponenzialmente in vista del bicentenario. Previsti arrivi soprattutto dall'Asia, dal Sudamerica, dall'Oceania e, più in generale, dai Paesi emergenti del mondo.
«Già oggi – ha spiegato don Deiana – molti ci chiedono dove possono trovare prodotti della terra di Don Bosco e noi li indirizziamo ad aziende e produttori locali. Quando avremo in funzione la bottega, insieme ad un souvenir religioso di Don Bosco potranno tornare a casa con qualche golosità del territorio da condividere gioiosamente in famiglia o con gli amici». Tutto parte dalla terra e dai suoi frutti. «Don Bosco deve tanto alla sua terra, perchè la sua formazione è avvenuta sulle colline intorno al Colle. E' importante che anche l'atmosfera che ha respirato nella sua giovinezza e poi nella sua età matura di grande guida spirituale, possa essere conosciuta da chi, ancora oggi, lo venera, lo prega e lo ammira», ha sottolineato don Egidio.
Ricordando anche che fu proprio Don Bosco il primo "tour operator" del Monferrato, con le irrinunciabili passeggiate autunnali fatte con i ragazzi di Valdocco. Tradizione poi proseguita fino a qualche decennio fa dagli studenti che affollavano il collegio salesiano del Colle. «Siamo pronti a spiegare ai pellegrini di Don Bosco la straordinarietà della nostra terra – ha promesso il sindaco di Castelnuovo Giorgio Musso – non solo la genuinità dei suoi prodotti, ma anche quella dei valori, delle tradizioni, delle qualità umane».
Entro la fine di febbraio tutti coloro che intendano portare i loro prodotti in vendita alla bottega del Colle, dovranno rispondere ad una scheda di "manifestazioni di intenti" inviata dalla Camera di Commercio. E' previsto un contributo delle aziende che andrà ad integrare un finanziamento assicurato dalla Fondazione Crat per allestire i locali.
Daniela Peira