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Cultura e Spettacoli

Paolo Conte si racconta
«La mia data in Italia? Per beneficenza»

Il cantautore astigiano si racconta, lasciando trasparire velatamente la sua personalità: «Quando suono nei teatri celebri, la mia emozione è rivolta ai grandi artisti che mi hanno preceduto». L'intervista completa venerdì in edicola

È certamente uno dei più originali cantautori italiani e non solo, lo scrittore e giornalista Giampaolo Dossena definì Paolo Conte "grande autore della letteratura contemporanea". Il 2013 vedrà impegnato Paolo Conte in un tour di 4 date concentrate nei mesi di aprile e giugno, che toccherà Colonia, Amburgo e Vienna. L’unica data italiana sarà il 29 aprile, al Teatro  Regio di Torino, un concerto di beneficenza per sostenere la costruzione del centro ospedaliero "Saint Camille" di Jérémie ad Haiti, progetto della Onlus dei padri camilliani Madian Orizzonti.

Esiste per il Maestro Paolo Conte il luogo perfetto per cantare, uno in particolare o una tipologia che predilige fra tutte in cui le emozioni possono correre liberamente?
È l’unica data italiana ed é un concerto di beneficenza. Ho avuto il privilegio di suonare in teatri e sale da concerto meravigliosi, dalla sala dei Berliner alla Filarmonica di Chicago, dal Carré di Amsterdam all’Olympia di Paris. A parte i problemi dell’acustica che può variare in bene o in male da un luogo all’altro, la mia emozione è sempre rivolta ai fantasmi dei grandi artisti che mi hanno preceduto su quei palcoscenici.

Venerdì in edicola l'intervista completa a cura di Alessia Conti

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