«"Popolè" è una necessità. Quella di creare una piazza in cui l'arte torni in una situazione "non protetta", per la gente e tra la gente. E' una scommessa della
«"Popolè" è una necessità. Quella di creare una piazza in cui l'arte torni in una situazione "non protetta", per la gente e tra la gente. E' una scommessa della cittadinanza con la cittadinanza e per la cittadinanza». Con queste parole, circa un mese fa, il 23enne attore astigiano Simone Coppo (attualmente impegnato sul set della fiction tv "Una grande famiglia 3") provava a raccontare l'allora imminente prima edizione della rassegna "Popolè", di cui è stato sin dagli inizi direttore artistico. Se ci si guarda indietro, quella scommessa apparentemente folle di portare il teatro ai giovani, oggi, sembra essere stata vinta su tutti i fronti.
I tre weekend di questo nuovo format artistico, andati in scena sinora al Piccolo Teatro Giraudi di Asti (piazza San Giuseppe 1), hanno registrato un continuo successo di pubblico. Nel fine settimana arriva l'ultimo doppio appuntamento della kermesse. Il primo è previsto al Giraudi domenica, il secondo al Diavolo Rosso lunedì. In scena I Biondi, gruppo comico formato da Simone Coppo, Marcello Mocchi, Daniele Pitari, Valentino Mannias, Tomas Leardini e Daniele Nutolo, nello spettacolo "La peggio classe".
Gli appuntamenti iniziano alle 20 e sono seguiti da un ricco apericena preparato dai ragazzi dell'associazione "L'obiettivo" di Agliano (ingressi 9 euro). Nella serata conclusiva di lunedì al Diavolo Rosso, invece, cenone speciale con ingresso a 15 euro, ridotto a 9 per chi si presenterà con i biglietti delle prime tre serate della rassegna. Nella sua prima edizione "Popolè" ha ospitato i musicisti Chiara Dello Iacovo, Lorenzo Morra, Tano Mongelli, Eugenio In Via Di Gioia, lo spettacolo teatrale "La puta vida" (di Reinaldo Povod con Daniele Nutolo, Valentino Mannias e Simone Coppo per la regia di Pablo Solari) e la piece "Racconti buffi" (con i narratori Gabriele Scarpino, Giuseppe Scoditti e Lorenzo Frediani). Info 0141/399057 o su www.facebook.com/popoleasti
Luca Garrone