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«Raccontami cos’era l’Unione Europea»Un continente al collasso nel film di Piras
Cultura e Spettacoli

«Raccontami cos’era l’Unione Europea»
Un continente al collasso nel film di Piras

Un aereo sta volando attraverso una tempesta. A bordo, la piccola Jane si rivolge al suo vicino di posto: «Hai paura?», gli domanda. L’uomo guarda stupito la bambina. «Non ho paura, è che sono

Un aereo sta volando attraverso una tempesta. A bordo, la piccola Jane si rivolge al suo vicino di posto: «Hai paura?», gli domanda. L’uomo guarda stupito la bambina. «Non ho paura, è che sono in ritardo. Devo tenere una conferenza in un museo a Berlino.» «Su cosa?», insiste Jane. «Sull’Unione Europea.» «E che cos’è?» Il dialogo è l’incipit del film Il Grande Disastro Europeo, in cartellone sabato in Sala Pastrone (ore 16.30, ingresso libero). Ambientato in un futuro non troppo lontano, immagina che l’Unione Europea sia collassata, riportando il continente a quell’insieme composito di stati nazioni che esisteva prima dell’UE. Unendo interviste esclusive, inchieste e materiale d’archivio, il film segue cinque storie in altrettanti paesi che evocano il sogno europeo e le opportunità a rischio con l’indebolirsi dell’Unione.

“Il Grande Disastro Europeo” è diretto da Annalisa Piras, regista e giornalista londinese di origini italiane. È stata corrispondente per L’Espresso, collabora con BBC e The Guardian. Il film è prodotto da Bill Emmott, ex direttore del settimanale britannico The Economist, oggi editorialista per The Financial Times. I due hanno collaborato anche su “Girlfriend in a coma”, documentario sul declino dell’Italia; insieme hanno lanciato la campagna Wake Up Europe! (Risvegliati Europa!) per stimolare il dibattito sulla crisi che stanno attraversando le istituzioni Europee. La proiezione astigiana di “Il Grande Disastro Europeo” fa parte di questo ciclo di dibattiti. L’iniziativa è del gruppo di ricerca RUB–Europadialog dell’Università tedesca di Bochum, in collaborazione con l’associazione weLand, la Fondazione Goria, lo Europe Direct di Torino e l’Associazione Vertigo.

r.n.p.

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