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Tra il Diavolo e Palazzo Ottolenghiinizia la fuga da ciò che è già visto
Cultura e Spettacoli

Tra il Diavolo e Palazzo Ottolenghi
inizia la fuga da ciò che è già visto

Da giovedì a domenica undicesima edizione per “A sud di nessun nord”, che si aprirà con il saluto di Giuliana Sgrena. In calendario Incontri, proiezioni e le cucine di strada. Sabato attesi Mughini e Roberto Boninsegna

Undici edizioni dopo, “A sud di nessun nord” vede la luce ancora una volta, contro i pronostici e gli scongiuri che gli stessi organizzatori, puntualmente, ripetono ogni anno. «Andrea Gobetti nella sua omelia laica ci racconterà perché abbiamo di nuovo messo in piedi il festival», aveva detto la scorsa settimana Gianluigi Porro, una delle anime dell’associazione Nomadi e stanziali. Lo spirito è leggero, ma la quattro giorni tra piazza San Martino e Palazzo Ottolenghi è una solida realtà, uno degli eventi culturali più attesi dell’anno, complice il fascino di quei cortili. Il programma è comunque fitto: da giovedì incontri, letture, proiezioni, musica. Il tutto, come ormai è tradizione del festival, nel segno di una fuga dal già visto, dalle figure e dai temi già sovraesposti.

«Il taglio di questa edizione 2013 – conferma Sandro Santero – non cambia di molto l’impostazione originale, cerchiamo di mettere in cartellone ciò che di solito non compare sui circuiti mediatico.» L’apertura di giovedì (alle 18.30) sarà con un momento ormai consolidato, quello del “saluto del viandante”, affidato quest’anno alla giornalista del Manifesto Giuliana Sgrena, rapita dai jihadisti nel 2005 a Baghdad e protagonista di una tragica liberazione in cui perse la vita l’agente dei servizi di sicurezza Nicola Calipari. Gli organizzatori del festival spiegano che sarà un momento per rivolgere un pensiero a Domenico Quirico, giornalista anche lui e disperso ormai da più di un mese in Siria. La stessa Giuliana Sgrena sarà la relatrice di un momento di dibattito sul tema delle rivolte arabe (21.30), mentre in un altro spazio del festival verrà proiettato “Barbieri” (ore 22), curioso documentario sugli artigiani della forbice e del pennello in cui compare anche l’astigiano Walter Pasculli.

Da non perdere l’appuntamento serale con Alberto Patrucco, attore comico che rileggerà testi del cantautore Georges Brassens. Già dalla prima sera sono previsti l’aperitivo e una cena solidale a favore del Caffè Basaglia di Torino (qui il programma completo). A sud di nessun nord entrerà poi nel vivo venerdì, ospite il fotoreporter Gabriele Torsello, il cappellano del Torino Don Rabino e i cinque astigiani che hanno scalato il ghiacciaio Vatnajökull. Sabato e domenica attesa per Riccardo Gazzaniga, Paolo Maggioni, l’Orchestra di Porta palazzo, Giampiero Mughini e Roberto Boninsegna. E ovviamente, le cucine di strada che ogni anno raccolgono l’entusiasmo di migliaia di golosi.

e.in.

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