Il settembre astigiano inizierà giovedì con uno dei suoi momenti più significativi, la mostra del Maestro del Palio, che sarà inaugurata alle 18 nei locali della Fondazione Eugenio Guglielminetti.

Il settembre astigiano inizierà giovedì con uno dei suoi momenti più significativi, la mostra del Maestro del Palio, che sarà inaugurata alle 18 nei locali della Fondazione Eugenio Guglielminetti. L'autore dei drappi per cui si correrà in piazza Alfieri è Sergio Unia, l'esposizione a lui dedicata raccoglie una selezione di venticinque fusioni in bronzo e trenta disegni dedicati alla figura femminile, alle tematiche della musica e della danza, motivi particolarmente amati dallo scultore. Nato a Roccaforte di Mondovì nel 1943, Unia è attivo dagli anni Settanta, dopo la formazione all'Accademia Albertina di Torino sotto la guida di Filippo Scroppo. In anni recenti, ha realizzato sculture di grandi e medie dimensioni, confluite in esposizioni e collezioni museali in Europa, Stati Uniti, Canada, Asia; in Piemonte numerosi spazi pubblici sono arricchiti da sue opere monumentali. Nel 2011 ha partecipato alla Biennale di Venezia ed è considerato dalla critica uno degli artisti europei più interessanti nell'ambito della ritrattistica.

L'allestimento, introdotto dal bronzo "Danzatrice", trae ispirazione dai disegni dal vero eseguiti ritraendo le allieve della scuola di danza classica del Teatro Regio; opere affini, bronzi risalenti agli anni Ottanta, derivano dall'osservazione delle esercitazioni di danza e di ginnastica ritmica delle figlie Marcella e Rossana e, recentemente, dagli studi su giovani pattinatrici e ginnaste, come la giovane nipote Maia. Altre figure plastiche sono invece ispirate al tema della musica, con giovani intente a suonare il violino o il flauto. «La sfida alla materia ed alla resa espressiva – commenta la curatrice Marida Faussone – permane una scelta quotidiana di Sergio Unia, così come nei recenti allestimenti astigiani e in occasione dell'esecuzione dei Drappi per il Palio del settembre 2015, nell'avvincente ricerca di soluzioni formali e stilistiche.»

I drappi erano stati stimati a inizio maggio, come vogliono gli statuti del Palio. Ma intorno alla presentazione si era consumato un piccolo giallo: i due lavori di Sergio Unia erano conservati in una saletta, nella quale settimane prima della Stima era stata convocata una conferenza stampa. Gli intervenuti avevano così avuto l'occasione di osservarli con largo anticipo, limitando così l'effetto sorpresa. A corredo della mostra, un catalogo con tavole a colori e antologia critica. L'esposizione sarà visitabile fino al 27 settembre dal giovedì alla domenica, con orario 16.30-19, con la collaborazione dell'Associazione "Voci Astigiane".

e.p.r.