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Vinitaly, 150 etichette di barbera
Cultura e Spettacoli

Vinitaly, 150 etichette di barbera

Astigiani a Vinitaly una pattuglia o meglio un reggimento. Disseminato tra il padiglione 9 quello istituzionale del Piemonte e qualche stand in giro per gli altri padiglioni. A ricordare che Asti è

Astigiani a Vinitaly una pattuglia o meglio un reggimento. Disseminato tra il padiglione 9 quello istituzionale del Piemonte e qualche stand in giro per gli altri padiglioni. A ricordare che Asti è locale ma è anche globale. Tra corsi e ricorsi del gusto che i produttori anche astigiani devono per forza inseguire. E fortunatamente hanno tutti gli elementi per uscire vincitori. Visto il gran numero di etichette e la grande varietà di prodotti che se ben coordinata è una grande ricchezza.

Anche se poi Asti è sinonimo di Barbera e di Asti Spumante. Circa 150 sono infatti le etichette di Barbera d’Asti docg presentate nell’occasione dai produttori locali. «L’intento – ha spiegato il Commissario Straordinario della Provincia di Asti Ardia – è quello di far cogliere la grande opportunità offerta dalla vetrina internazionale di Vinitaly e far conoscere il nostro vino, che rappresenta per l’economia del nostro territorio un pilastro importante. In questo momento di crisi, ci solleva l’export, che è soprattutto agroalimentare e in particolare vinicolo».

Grande attenzione e come al solito ottimo successo di pubblico per il Consorzio dell’Asti. All’interno del bar rotondo, davvero bello, intorno a cui ruota lo stand dell’Asti spumante è stato presentato l’Asti hour, un aperitivo di frutta che vede l’Asti protagonista con aggiunte di pesca, limone, arancia e fragola accompagnato per l’occasione dal moscato ghiacciato della scorsa vendemmia. Un'iniziativa per attrarre i giovani anche visti gli assestamenti delle vendite scese poco al di sotto dei cento milioni di bottiglie.  

«ll vino e l’enogastronomia – ha raccontato il Direttore del Consorzio dell’Asti Giorgio Bosticco – rappresentano una delle risorse essenziali per il futuro della nostra economia, lo sanno bene gli amministratori del territorio, che si cullano queste eccellenze. Le Langhe e il territorio astigiano ne sono una dei tesori migliori che possiamo vantare nella nostra regione». Dove come diceva Cesare Pavese “niente è più bello di una vigna ben zappata”.

l.p.

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