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Bosso Davide dirigente Cpia
Economia

“Studieremo le ricadute sul territorio dei progetti Pon di 12 scuole”

Avviato dal Cpia il piano di ricerca Eu.Re.K.A con cui si è classificato primo ad un bando europeo, davanti al Politecnico di Varsavia

Il Cpia (Centro provinciale di istruzione adulti) ha avviato uno studio per analizzare le ricadute sul territorio dei progetti attuati dalle scuole e finanziati dall’Unione europea.
L’occasione è arrivata dalla vittoria del bando “Promozione della politica di coesione dell’Unione europea da parte di università e altri istituti d’istruzione”. Con il progetto di ricerca EU.RE.K.A! (European Resources for Kids and Adults) si è infatti aggiudicato il primo posto in Europa tra le scuole e università partecipanti, davanti al Politecnico di Varsavia e all’Università di Perugia.
A parlare dell’importante risultato raggiunto il dirigente scolastico Davide Bosso, in occasione di una conferenza stampa on line condotta da Francesco Scalfari, direttore del consorzio Astiss, cui hanno partecipato anche alcune autorità, tra cui il consigliere provinciale con delega all’Istruzione Andrea Giroldo e gli assessori Elisa Pietragalla (Comune di Asti) e Ausilia Quaglia (Comune di Nizza Monferrato).
«Ci siamo lanciati in questa nuova avventura – ha confidato Bosso – senza particolari aspettative. Ma alla fine è andata molto bene, perché la commissione giudicatrice ha particolarmente apprezzato il nostro progetto. L’obiettivo è analizzare l’impatto dei progetti PON (Piano Operativo Nazionale, finanziato appunto dall’Unione europea) attuati dalle scuole e il loro impatto sul territorio, valutandone l’effetto in termini di moltiplicatore».

Il programma di lavoro

Il Cpia prenderà in esame, nello specifico, progetti PON di 12 scuole delle province di Asti, Alessandria e Cuneo, dato che si è voluto allargare lo studio al territorio di Langhe-Roero e Monferrato, dichiarato Patrimonio Unesco. Progetti che spaziano su diversi argomenti, come la difesa dell’ambiente, il benessere degli abitanti e la tutela del patrimonio.
«Grazie ad una equipe di lavoro, formata da docenti del Cpia e professionisti esterni guidati dalla professoressa Margherita Campi – ha continuato Bosso – lo studio, avviato lo scorso settembre, continuerà fino alla fine dell’anno scolastico. Progressivamente si restituiranno alla cittadinanza i risultati ottenuti, attraverso documenti, video e l’implementazione di un apposito sito internet, coinvolgendo anche i nostri studenti. Infatti la restituzione dovrà avvenire nel maggior numero possibile di lingue parlate nell’Unione europea, per cui la nostra scuola, frequentata da numerosi studenti stranieri, potrà attivare un utile servizio di traduzione dei documenti prodotti».
Alla dirigente dei servizi amministrativi, Daniela Arcudi, il compito di indicare lo stanziamento ottenuto, pari ad oltre 106mila euro in totale. E di sottolineare come «questo progetto sia un importante strumento per spiegare alla popolazione i risultati che si possono raggiungere partecipando ai progetti PON».

Le scuole

Non si conoscono ancora quali saranno tutte le scuole oggetto di studio in base ai PON attivati. «Per ora – ha spiegato Bosso – abbiamo cominciato a lavorare con l’istituto comprensivo di Nizza Monferrato e l’istituto Penna. Nel frattempo Pierangela Dagna, dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale, invierà alle scuole delle province di Asti, Alessandria e Cuneo un invito a collaborare con la nostra ricerca».

Elisa Ferrando

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