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D'Agostino Enzo
Economia

A fine gennaio chiude in corso Alfieri il calzolaio Enzo D’Agostino

Classe 1938, ha cominciato a lavorare a 16 anni nello stesso laboratorio, che era stato aperto dal padre nel 1951

Chiuderà l’attività a fine gennaio Enzo D’Agostino, calzolaio con laboratorio in corso Alfieri 89, nei pressi del Polo universitario astigiano.
Classe 1938, ha continuato a lavorare nonostante, 16 anni fa, sia andato in pensione, sfruttando la possibilità – con le relative regole – che viene data agli artigiani. Insomma, una vita trascorsa nel laboratorio e nel quartiere, di cui ha visto i cambiamenti negli anni, come la chiusura della caserma “Colli di Felizzano” e la nascita della nuova sede del Polo universitario.

I cambiamenti del mestiere

«Ho cominciato a lavorare in questo stesso laboratorio nel 1954, a 16 anni, con mio padre, che lo aveva aperto nel 1951 dopo essere arrivato ad Asti dalla Sicilia. Sono diventato titolare nel 1968, quando papà si è ritirato dal lavoro, e da allora ho sempre continuato. Posso dire che negli anni il mestiere di calzolaio è molto cambiato: prima si lavorava principalmente su cuoio e pelle, mentre ora il materiale più diffuso che ci si trova di fronte è la gomma. Tanto che, mentre in passato si cuciva tanto, adesso più che altro si deve incollare».
«Inoltre – prosegue – il lavoro di riparazione è diminuito a livello quantitativo, a causa della diffusione della mentalità dell’usa e getta. Per questo tanti colleghi hanno diversificato l’attività, per esempio proponendosi per la realizzazione di chiavi e telecomandi per cancelli. Io, invece, ho preferito concentrarmi sempre sulle riparazioni di scarpe e cinture».

Le ragioni della decisione

Ora la decisione di chiudere. «Finora – confida – ho continuato a lavorare per la passione che ho sempre avuto verso il mestiere, per le amicizie nate con i clienti e per il fatto che sono sempre stato il titolare. Ora, però, con l’età che avanza (nei prossimi giorni compirà 83 anni, ndr) e le difficoltà dovute all’emergenza sanitaria, tra incertezza e periodi di interruzione forzata, ho deciso di cessare l’attività. Di sicuro, pandemia permettendo, da “pensionato a tutti gli effetti” mi dedicherò alla mia grande passione: il teatro. Infatti ho già rinnovato l’abbonamento per la Stagione teatrale 2021 dell’Alfieri».

Elisa Ferrando

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