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Economia

“Asili nido e scuole materne, ecco le regole per la riscossione delle rette”

L’assessore regionale all’Istruzione Elena Chiorino interviene ricordando che sta per essere approvata una misura da 15 milioni di euro a favore dei servizi all’infanzia

Le opzioni di riscossione della retta

La Regione Piemonte sta per varare una misura da 15 milioni di euro a sostegno delle rette dei servizi per l’infanzia (asili nido comunali e privati, scuole dell’infanzia paritarie e private) in questo periodo di sospensione dell’attività educativa a causa dell’emergenza Coronavirus.
Per chiarire la situazione, alla luce del fatto che alcune scuole o asili stanno richiedendo in questi giorni il regolare pagamento della retta ai genitori dei bambini iscritti, l’assessore regionale all’Istruzione Elena Chiorino è nuovamente intervenuta oggi con una precisazione sulla questione.
“Agli istituti che erogano tali servizi – spiega – verrà distribuito un modulo con tre opzioni per la gestione dell’incasso della retta scolastica. Prima opzione, potranno dichiarare di aver già riscosso la retta e di non volerla o poterla restituire, rinunciando così al contributo regionale. Seconda opzione, gli istituti potranno dichiarare di aver incassato la retta, di voler accedere al contributo regionale e di impegnarsi a restituire la retta non appena incassato il contributo stesso. Terza opzione, gli istituti potranno dichiarare di non aver incassato la retta, accedendo così al contributo regionale”.
L’assessore ricorda quindi che, come già annunciato nei giorni scorsi, la misura regionale che sarà licenziata nei prossimi giorni è finalizzata proprio al pagamento delle rette per i servizi all’infanzia (fascia 0 – 6 anni).

La misura

«Si tratta – aveva spiegato l’assessore nei giorni scorsi – di fondi a sostegno delle famiglie e dei Comuni che vanno a far fronte alle necessità delle strutture pubbliche e delle realtà private che operano sui territori andando, spesso, a colmare importanti lacune laddove il pubblico non è in grado di offrire determinati servizi.
«Con il sostegno alle rette, quindi, andiamo a rafforzare significativamente i servizi per l’infanzia piemontesi. Quello di oggi è un primo passo per far fronte alle emergenze causate dal Coronavirus, al quale seguiranno altre misure strutturali, come una legge che regoli i servizi per bambini da 0 a 6 anni che il Piemonte, a differenza di altre Regioni, non possiede». «Il sostegno alle famiglie e, di conseguenza, alla natalità – prosegue – è infatti uno dei punti cardine del programma del mio assessorato. Questo stanziamento ne è la concreta dimostrazione».

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