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“Avviato con l’Asl un confronto sul fabbisogno di personale”

Cgil, Cisl e Uil intervengono sul percorso cominciato con la direzione generale e sottolineano: “Sono diversi gli organici da potenziare”

Sono diverse le richieste presentate dai sindacati Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl nell’ambito del confronto in atto con la Direzione generale dell’Asl. Richieste legate, prevalentemente, al ragionamento sulla dotazione organica dell’azienda sanitaria per i prossimi anni, indipendentemente dalla situazione di emergenza dovuta alla pandemia.
In una nota dei giorni scorsi, i tre sindacati – che prendono parte al confronto insieme ad altre sigle – hanno voluto precisare la loro posizione dopo, come hanno affermato, «le informazioni incomplete fornite da altre organizzazioni sindacali sul prolungamento dei contratti a tempo determinato agli infermieri assunti per fronteggiare la pandemia e sull’annuncio dell’azienda di voler potenziare la medicina territoriale».

Le richieste

«Abbiamo valutato positivamente queste decisioni – affermano i sindacati – perché erano frutto delle nostre insistenze. Ma siccome la sanità astigiana, per potenziare i servizi alla cittadinanza, ha bisogno di implementare gli organici di diverse figure professionali, in primis sanitarie, abbiamo ottenuto – come Cgil, Cisl e Uil – un confronto sull’intera pianta organica (che comprende il personale medico, tecnico, sanitario e amministrativo) che avverrà al più presto. Ad esempio, vogliamo conoscere l’andamento del turn-over per comprendere se le assunzioni dell’anno in corso serviranno a coprire i pensionamenti, le sopraggiunte inidoneità e le dimissioni».

Le parole di Roberto Gabriele (Cgil)

Ad entrare nel dettaglio Roberto Gabriele, segretario generale provinciale Fp Cgil.
«Abbiamo riscontrato – spiega – la disponibilità della direzione generale ad avviare un confronto serio sulla dotazione organica. A fianco degli infermieri, che sono molto importanti, riteniamo fondamentale infatti implementare, ad esempio, la pianta organica della Farmacia ospedaliera, anche in considerazione della campagna vaccinale. E ancora, fare in modo che l’Azienda si riprenda la parte sanitaria di quei servizi che, nell’emergenza dovuta alla pandemia, sono stati esternalizzati ad Amos, come nel caso degli Operatori socio-sanitari impiegati nei reparti di Medicina B e C. Parimenti, chiediamo che l’azienda si doti di un percorso di concorsi per l’assunzione del personale che non dipenda da Alessandria, dato che da alcuni anni è effettuato in convenzione sulla base di un ragionamento di “quadrante”.
Infine chiediamo la stabilizzazione della pianta organica che ha affrontato l’emergenza sanitaria».

Gli accordi raggiunti

Il segretario ricorda poi gli accordi raggiunti in occasione dell’incontro svoltosi nei giorni scorsi. «La trattativa – conclude – è stata molto significativa, perché in una sola riunione abbiamo raggiunto accordi su questioni che erano sul tavolo da anni. Mi riferisco alla regolamentazione degli scioperi e della reperibilità del personale. Si è infatti raggiunto l’accordo, sia a livello economico sia normativo, relativo a quando il personale non di turno viene chiamato in servizio per far fronte ad una situazione di emergenza».

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