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Economia

L'onda lunga dell'Unesco
ha portato turisti in vigna

Prima estate da Patrimonio dell'Unesco: promosse Canelli e le colline del Moscato. Di dati ufficiali su arrivi presenze, ovviamente, ancora non ce ne sono ma un fatto è innegabile: il tam tam del

Prima estate da Patrimonio dell'Unesco: promosse Canelli e le colline del Moscato. Di dati ufficiali su arrivi presenze, ovviamente, ancora non ce ne sono ma un fatto è innegabile: il tam tam del riconoscimento ottenuto il 22 giugno scorso a Doha si è propagato come un influsso benefico. Tanto da richiamare in tutta l'area dei Paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato frotte di turisti, soprattutto stranieri. Da Barolo a Barbaresco, passando per Alba, proseguendo per Canelli, Nizza e sino all'Acquese sono state migliaia le presenze di visitatori provenienti esteri attratti, e incuriositi, dal riconoscimento arrivato dal Qatar. Un esempio? Ore 10, ufficio turistico in piazza Duomo, ad Alba: un via vai di turisti, diligentemente in coda: sfogliano depliant e itinerari, mentre un'addetta allo sportello fornisce informazioni in più lingue.

Ore 11,30, stesso giorno a Canelli: alcune decine di visitatori stranieri imboccano le vie del centro storico, meta una "cattedrale sotterranea". Nel pomeriggio, tour lungo le stradine che tagliano le vigne a far fotografie e ammirare il "mare" di colline. Facce diverse di una stessa medaglia che, seppur con progettualità e capacità diverse, scopre la propria popolarità indotta da media e web al grande pubblico. «In effetti, da tempo non vedevamo così tanti turisti nel mese di agosto, in maggioranza stranieri» conferma il sindaco Marco Gabusi. Le sue sono state, come da cinque anni a questa parte, vacanze di lavoro al primo piano di palazzo Anfossi e da lì non gli sono sfuggiti i drappelli di enoturisti alla ricerca delle cantine aperte, di cascine dove lavorano i piccoli produttori dove fare assaggi e degustazioni, dei ristoranti che guardano, la sera, le colline illuminate. «Quest'anno si sono visti molti francesi, segno che i nostri cugini d'Oltralpe si sono accorti di noi ? aggiunge il sindaco – Tengono danesi, tedeschi e austriaci, così come dal Nord Europa».

Che gastronomia e vino siano un ottimo biglietto da visita, seppur non il solo, lo conferma la manifestazione che il 1° agosto ha visto protagoniste le "cattedrali sotterranee". «E' una formula vincente piaciuta alle migliaia di visitatori che hanno affollato le cantine sino a tarda notte ? conferma l'assessore Paolo Gandolfo ? Iniziativa che riproporremo a Canelli, la Città del Vino a fine settembre». Qualcosa da registrare, comunque, c'è. Più di uno, dopo aver rinunciato a qualche giorno in Riviera per farsi abbracciare dalla pace agreste, ha lamentato la chiusura di musei, chiese, castelli, visitabili solo nei fine settimana. Rimasti a bocca asciutta anche per colpa di qualche cancello sbarrato nei poderi di campagna.

Giovanni Vassallo

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