Soddisfazione generale tra i commercianti per l'andamento delle vendite in queste prime settimane di prezzi scontati. Alcuni negozi, a fronte della netta diminuzione della merce e della
Soddisfazione generale tra i commercianti per l'andamento delle vendite in queste prime settimane di prezzi scontati. Alcuni negozi, a fronte della netta diminuzione della merce e della possibilità di scelta tra taglie, modelli e colori, alzano ulteriormente le percentuali di sconti e si preparano a "fare spazio" ai prossimi arrivi della collezione primavera-estate. In molti confermano vendite un po' superiori rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, il peggiore a detta di tutti dall'inizio della crisi. Altri più cauti, pur registrando una leggera ripresa, affermano che sono lontani i tempi in cui, i giorni di saldi erano tanto frenetici da relegare le commesse dietro la cassa: «Oggi continua la "vendita assistita", i clienti vanno accompagnati nella scelta e incoraggiati all'acquisto anche davanti agli sconti».
Trend confermati da Claudio Bruno direttore Confcommercio Asti: «Il primo week end è stato come al solito interessante con un buon riscontro da parte dei commercianti. Come tutti gli anni Confcommercio fa delle rilevazioni per quanto riguarda l'andamento delle vendite nei diversi settori merceologici e in particolare abbigliamento, calzature e pelletteria: le tre categorie di prodotti maggiormente interessate dai saldi. Mentre durante la prima settimana c'è stato un buon afflusso e lo scontrino medio battuto è stato di 150 euro per quanto riguarda l'abbigliamento e qualcosa in più per la pelletteria, i dati non sono stati confermati nella seconda settimana di saldi che ha registrato una riduzione di spesa del 30%. Nel complesso i saldi di quest'anno stanno andando meglio rispetto allo scorso anno (tra il 5 e il 10% in più), ma attenzione ? sottolinea Bruno ? questo significa che c'è stata una contrazione forte nel periodo pre-saldi».
I saldi si confermano quindi una boccata d'ossigeno per i negozi anche se per Confcommercio non rappresentano la soluzione del problema legato alla contrazione dei consumi anzi, Bruno auspica una diversa gestione dei saldi con maggiori regole e controlli che premino realmente correttezza, professionalità e qualità dell'offerta.