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Il blocco del 9 dicembre per avere nuove elezioni
Economia

Il blocco del 9 dicembre per avere nuove elezioni

Si sono riuniti per la prima volta mercoledì, al Centro culturale San Secondo, i cittadini interessati a saperne di più sul blocco del 9 dicembre. E', questa, una manifestazione a livello

Si sono riuniti per la prima volta mercoledì, al Centro culturale San Secondo, i cittadini interessati a saperne di più sul blocco del 9 dicembre. E', questa, una manifestazione a livello nazionale che ha l'obiettivo di mettere in atto, appunto a partire da lunedì 9, una protesta ad oltranza – causando il blocco della produzione, della distribuzione e dei consumi in tutto il Paese – per chiedere le dimissioni del Governo Letta.

Organizzato dal Coordinamento 9 dicembre Asti, l'incontro di mercoledì ha voluto porre le basi per l'organizzazione di una manifestazione astigiana a supporto del blocco nazionale. «Siamo abbastanza soddisfatti – spiega Luca Nardi, responsabile del Coordinamento – in quanto abbiamo registrato la partecipazione di oltre 70 persone. Certo, non sono i numeri dei simpatizzanti del gruppo aperto sul social network Facebook, che ne conta circa 700, ma non possiamo lamentarci. Nella prima fase dell'incontro abbiamo spiegato in cosa consisterà la manifestazione, assistendo anche ad un intervento di dissenso rispetto a quello che stavamo facendo. Dopodiché abbiamo discusso su come organizzarci, precisando che il blocco non riguarderà l'istruzione e le attività sanitarie o di emergenza».

L'idea, quindi, è quella di attuare ad Asti un presidio con volantinaggio per sensibilizzare la gente sugli obiettivi della protesta e sulla necessità di evitare ad oltranza i consumi, eccetto ciò che riguarda la sussistenza. La manifestazione è aperta, in modo assolutamente trasversale, a tutte le categorie di lavoratori «stanchi dell'attuale classe politica dirigente e che vogliono ribellarsi contro il far west della globalizzazione e questo modello di Europa, oltre che per chiedere le dimissioni del Governo Letta e nuove elezioni», sottolinea Nardi.

Una richiesta, questa, che sarà presentata ufficialmente al Governo da una delegazione nazionale proprio il 9 dicembre. «Ma il ricorso alle urne – conclude – dovrà assolutamente essere preceduto dalla riforma della legge elettorale che, nel caso in cui raggiungessimo l'obiettivo, sarà compito del Governo provvisorio che verrà nominato dopo le dimissioni dell'attuale. Solo così potremmo tornare ad essere rappresentati da chi abbiamo votato».

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