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La replica della presidente Asp:«Nessun licenziamento attivato»
Economia

La replica della presidente Asp:
«Nessun licenziamento attivato»

Anche il presidente dell’Asp, Giovanna Beccuti, ha assistito agli interventi in Consiglio comunale dei due lavoratori dell’Asp in merito alle conseguenze della perdita dell’appalto nel Nord

Anche il presidente dell’Asp, Giovanna Beccuti, ha assistito agli interventi in Consiglio comunale dei due lavoratori dell’Asp in merito alle conseguenze della perdita dell’appalto nel Nord Ovest Astigiano. Il presidente interviene sull’ordine del giorno discusso e approvato all’unanimità, un documento che, oltre a dare pieno sostegno ai lavoratori, dà mandato al sindaco di prendere provvedimenti in Asp e al CBRA. «L’ordine del giorno – dichiara Beccuti – impegna il sindaco e la giunta a chiedere all’Asp il ritiro dei licenziamenti. Va precisato che l’azienda ha inviato ai dipendenti solo una lettera di preavviso di licenziamento e che, alla luce delle richieste votate all’unanimità in Consiglio comunale, si impegna a non attivare alcuna procedura di risoluzione del rapporto di lavoro fino a quando il CBRA non comunicherà ufficialmente la data di cessazione del servizio in capo ad Asp».

«I 43 posti di lavoro – ricorda il presidente – sono destinati a essere assorbiti nell’organico dell’Agesp: lo prevede il contratto nazionale di Federambiente e lo ha garantito pubblicamente nei giorni scorsi, in un’intervista, l’amministratore delegato della ditta siciliana. Ciò non significa che l’azienda abbia firmato il preavviso di licenziamento a cuor leggero. Parteciperò personalmente all’incontro con il sindacato, in prefettura, mercoledì 9 marzo».

E sulle perplessità emerse nel dibattito circa la formula del massimo ribasso, Beccuti ha replicato: «Prendiamo atto che numerosi sindaci del Nord Ovest considerano che la procedura prescelta per l’affidamento del servizio non è affatto la migliore: proprio qualche giorno fa il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al nuovo Codice per gli appalti pubblici, ponendo fine alle gare al massimo ribasso. A chi sostiene che dovevamo impegnarci a “fare un po’ meglio le gare”, ricordo che l’Asp ha lavorato convintamente per vincere l’appalto: la nostra offerta, rispetto alle altre due presentate da ditte del Nord Italia, è stata quella con il maggior ribasso (12,44%). Ma questo non è, purtroppo, bastato».

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