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Lavoro e formazione,ecco i cantieri per disoccupati
Economia

Lavoro e formazione,
ecco i cantieri per disoccupati

Nuova edizione dei cantieri di lavoro per disoccupati e detenuti. La Regione ha infatti rifinanziato questa misura stanziando alla Provincia, guidata dal commissario straordinario Alberto Ardia,

Nuova edizione dei cantieri di lavoro per disoccupati e detenuti. La Regione ha infatti rifinanziato questa misura stanziando alla Provincia, guidata dal commissario straordinario Alberto Ardia, 158.312 euro, divisi tra i quasi 125mila euro da destinare ai lavoratori disoccupati e gli oltre 33mila euro da destinare ai detenuti. «I cantieri di lavoro, disciplinati dalla legge regionale 34 del 2008 – afferma il dirigente provinciale Massimo Caniggia – favoriscono l'inserimento lavorativo di persone disoccupate in attività temporanee e straordinarie in ambito forestale e vivaistico, rimboschimento, sistemazione montana e costruzione di opere di pubblica utilità che abbiano l'obiettivo di migliorare la qualità dell'ambiente e degli spazi urbani».

I cantieri non rappresentano un vero e proprio rapporto di lavoro, ma un'opportunità che alterna formazione e lavoro finalizzata a potenziare le possibilità di inserimento lavorativo, tanto che per tutta la durata del "cantiere" i partecipanti mantengono lo stato di disoccupazione. Il cantiere ha durata variabile: da due a sei mesi, con un minimo di 40 e un massimo di 130 giornate lavorative per 35 ore di lavoro settimanale. Se i cantieri prevedono un orario settimanale inferiore a 35 ore, le giornate lavorative massime possono essere 260. Le attività di cantiere devono essere strutturate per utilizzare non meno di tre persone ed organizzate in modo da unire alle prestazioni lavorative retribuite momenti di formazione e orientamento professionale. Attualmente la Provincia sta raccogliendo le domande degli Enti autorizzati ad attivare i cantieri di lavoro, ovvero i Comuni e loro forme associative, che dovranno inviare le richieste entro il 22 luglio. Nello specifico, i Comuni con meno di 5.000 abitanti possono attivare un cantiere di lavoro con un numero di lavoratori inferiore a tre.

«La presentazione di progetti a favore di disoccupati -? spiega ancora Caniggia – non esclude la possibilità di presentarne altri, purché distinti, a favore di detenuti, nel rispetto delle disposizioni regionali sull'individuazione dei partecipanti, che sarà effettuata dall'Amministrazione penitenziaria».
La Provincia, entro il termine massimo di 40 giorni successivi al 22 luglio, approverà i progetti, ammettendoli al relativo contributo, nei limiti del finanziamento regionale. A progetto approvato, ogni Comune emetterà un bando per raccogliere le domande e individuare le persone da inserire, in collaborazione con il Centro per l'impiego, dopodiché dovrà avviare le attività di cantiere entro 90 giorni dalla data di ricezione della comunicazione di approvazione del progetto.

I lavoratori saranno individuati in base ai criteri dettati dalla Regione, tra cui l'anzianità di permanenza nello stato di disoccupazione e la situazione economica del nucleo familiare.
«Raccomandiamo ai Comuni la puntuale osservanza delle indicazioni contenute negli atti di indirizzo regionale ? precisano gli operatori dell'Ufficio Lavoro – in particolare riguardo all'indennità giornaliera, adeguata all'andamento dell'inflazione rilevata dall'Istat e fissata in 34,18 euro giornalieri, all'orario di lavoro, ai criteri di priorità di accoglimento delle domande e alla individuazione dei partecipanti».
Per ulteriori chiarimenti e informazioni contattare Gabriella Pellegrini dell'Ufficio Lavoro della Provincia, al numero 0141/433321 o all'indirizzo mail gpellegrini@provincia.asti.it.

Elisa Ferrando

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