Recupero degli immobili dismessi, tangenziale Sud Ovest, ruolo di Asti in ambito logistico al servizio del porto di Genova, i problemi del settore Urbanistica del Comune.
Sono i principali temi che hanno caratterizzato, martedì pomeriggio in Municipio, il confronto tra i candidati a sindaco organizzato dall’Unione industriale presieduta da Andrea Amalberto. Ovvero, i punti su cui l’associazione degli imprenditori ha interrogato gli sfidanti alle prossime elezioni amministrative, sintetizzati in un documento inviato loro prima dell’incontro. Ogni candidato aveva 15 minuti di tempo per intervenire in merito alle questioni sollevate. Ad esporre il proprio punto di vista Chiara Chirio (Italexit), Paolo Crivelli (Pd, 5 Stelle, Europa Verde e quattro liste civiche), Salvatore Puglisi (Adesso Asti) e Maurizio Rasero (Fratelli d’Italia, Forza Italia, tre liste civiche, Lega, Unione di centro). Assenti per precedenti impegni Margherita Ruffino (Popolo della Famiglia) e Maurizio Tomasini (Ancora Italia), mentre Marco Demaria (Azione, Più Europa e Volt) non ha partecipato per un problema legato all’invio della mail alla sua attenzione, ma farà pervenire comunque all’associazione le sue considerazioni sugli argomenti al centro del confronto.
Chiara Chirio
“E’ importante innanzitutto per un sindaco – ha esordito Chiara Chirio – non fare promesse che non potranno essere mantenute e avere le persone giuste (assessori) nei ruoli giusti. Certo, è importante il sostegno all’impresa e ai nuovi insediamenti industriali, in quanto le aziende si sviluppano in maniera più efficace in zone caratterizzate da benefici fiscali e da poca burocrazia. Tuttavia, se un singolo Comune può agevolare queste politiche, il ruolo principale appartiene comunque allo Stato”.
Per quanto riguarda il sostegno alla promozione del territorio, ha sottolineato che l’Astigiano è ricco di vini e di un patrimonio enogastronomico di eccellenza. “Abbiamo questa fortuna – ha sottolineato – e dobbiamo sfruttarla”. A questo proposito ha citato l’Enofila. “Ora sta ospitando gli studenti della media Jona – ha ricordato – ma presto sarà di nuovo disponibile e potrebbe ospitare una manifestazione legata al vino con importatori da tutto il mondo. Poi sono fondamentali strutture alberghiere, adesso carenti, e l’organizzazione di fiere settoriali per incrementare il turismo”.
In merito al recupero del patrimonio immobiliare e delle aree dismesse, ha fatto un riferimento al progetto del grappolo gigante avanzato dal Gruppo costruttori edili dell’Unione industriale. “E’ importante fare verifiche approfondite, valutare bene le carte e discuterne con un tavolo di confronto”, ha specificato (per informazioni sul progetto leggi qui).
E poi spazio a progetti di filiera che possano unire le varie aziende con programmi innovativi, magari di produzione di energia ecosostenibile. “Importante – ha affermato – è anche sostenere la candidatura di Asti per la realizzazione di una piattaforma logistica come retroporto di Genova, considerando la nostra posizione, che avrebbe importanti ricadute dal punto di vista occupazionale. Dovremo essere però più abili di Alessandria, nostro concorrente, nel proporci. Inoltre sono favorevole alla realizzazione della tangenziale Sud Ovest per ridurre il problema del traffico e dell’inquinamento in città”.
Tra gli altri punti sottolineati, Chiara Chirio ha sottolineato l’importanza del sostegno alla sicurezza e al decoro in città, considerata la microcriminalità che caratterizza periferia e centro storico.
Paolo Crivelli
“Per quanto riguarda i temi che attengono il lavoro e l’economia – ha spiegato Paolo Crivelli – ci siamo avvalsi del contributo di ex imprenditori. Il nostro obiettivo è infatti mettere a punto una squadra di professionalità di alto livello: se il Comune offre servizi validi possono poi atterrare sul territorio tante imprese. A questo proposito abbiamo ricevuto segnalazioni sulle inefficienze dell’Urbanistica, tanto che una parte consistente del programma è dedicata al salto di qualità e velocità dei servizi comunali”.
Un programma elettorale definito “un cantiere”, che poggia sull’entusiamo di tanti giovani, su cui Crivelli ha affermato di aver bisogno continuo del confronto con gli imprenditori. Sui temi del lavoro e della promozione del territorio ha affermato di voler promuovere le comunità energetiche, in modo da ridurre i costi delle bollette che stanno creando ingenti problemi all’economia, e la creazione di “cittadelle”, tra cui quella dell’energia all’ex Way Assauto per la produzione di impianti fotovoltaici. Quindi ha sottolineato come in città debbano essere rigenerate le numerose aree dismesse – dove potrebbero trovare spazio anche un grande hotel e saloni polifunzionali di cui la città è carente, fondamentali per garantire la promozione del territorio – e che va implementato e portato a termine il progetto “Vino e cultura” promosso dall’ex sindaco Fabrizio Brignolo.
Infine Crivelli ha voluto precisare la sua posizione sul Polo universitario di Asti. “Non l’ho mai denigrato – ha affermato – ma penso che vada rilanciato. Certo, il corso di laurea in Scienze motorie è stato certificato come un’eccellenza in Italia, ma non riesco a capire come possa essere tale quando manca ancora la palestra per lo svolgimento dell’attività pratica da parte degli studenti”.
Salvatore Puglisi
Salvatore Puglisi, da ufficiale dei Carabinieri in riserva, ha subito sottolineato che il punto principale del suo programma è rappresentato dalla sicurezza e dal decoro urbano. A questo proposito prevede l’incremento delle telecamere mimetizzate per il contrasto alla criminalità, che possano funzionare da deterrente anche per i cittadini caratterizzati da scarso senso civico; l’intensificazione dell’illuminazione pubblica nei parchi; la dotazione di dispositivi di telesoccorso agli anziani che vivono isolati e il contrasto alla diffusione degli alcolici ai minori per evitare situazioni degenerate nei fine settimana.
A livello di decoro ha quindi proposto la riqualificazione del tratto di corso Alfieri tra piazza Alfieri e piazza I Maggio (“di serie B rispetto al tratto speculare”. ha sottolineato) che prevede, tra l’altro, l’auspicato recupero del vecchio ospedale e la trasformazione dell’ex palazzina comando della caserma Colli di Felizzano in un Museo del vino e del tartufo che potrebbe ospitare anche la Douja d’Or.
Tra gli altri punti, la rivisitazione della normativa per evitare l’atterraggio eccessivo di grandi catene di ristorazione in periferia, in modo da favorire trattorie e locali di cucina piemontese nel centro storico, ormai spopolato.
Anche Puglisi, poi, ha citato la proposta di riutilizzo dell’ex Way Assauto, in cui ospitare un incubatore d’imprese in forte sinergia con il Polo universitario.
Maurizio Rasero
Da parte sua il sindaco uscente Maurizio Rasero ha ammesso le difficoltà del settore Urbanistica citate dai suoi sfidanti. “E’ ancora un problema – ha affermato – ma non dimentichiamo gli importanti investimenti effettuati sulla digitalizzazione degli archivi e l’arrivo di un nuovo dirigente che va nella direzione dell’efficienza del servizio”.
Ha quindi annunciato una novità che riguarda Palazzo Ottolenghi, cui sarà garantito un futuro diverso grazie ad un importante accordo stretto con il consorzio del Vermouth, grazie a cui potrà nascere un Museo multimediale con enoteca e ristorante. Quindi ha sottolineato come da tre anni una catena di alberghi stia ragionando sulla possibilità di aprire in città un hotel da 90 posti letto, mentre per quanto riguarda l’Enofila ritiene che possa continuare a funzionare da sfogo per le scuole che hanno bisogno di ospitare gli alunni per lavori di ristrutturazione e rifacimento, come attualmente nel caso della media Jona.
Infine, il sì senza condizioni alla tangenziale Sud Ovest, forte del finanziamento da 40 milioni di euro da poco stanziato. “Non basteranno per tutta l’opera – ha specificato – ma serviranno per il primo lotto, comprensivo di un nuovo ponte sul Tanaro. Il progetto sarà redatto dall’Anas entro la fine dell’anno”.
Infine, un riferimento al Polo universitario. “E’ un polo di eccellenza – ha affermato – ma avrà sempre necessità dell’apporto di voi industriali che dovrete esprimere le esigenze delle aziende a livello di figure professionali necessarie, in modo che il mondo della formazione e dell’istruzione sia collegato a quello del lavoro in un circolo virtuoso”.