Passo in avanti nella vicenda che ha coinvolto negli ultimi giorni la Itron di Strada Valcossera, unico sito produttivo italiano della multinazionale americana che conta circa 70 dipendenti impegnati a realizzare contatori per l’acqua.
Poco fa, infatti, il sindaco Maurizio Rasero ha convocato per lunedì 25 ottobre in Municipio il tavolo istituzionale per chiarire e dirimere la controversia, chiesto da sindacati e lavoratori che nei giorni scorsi hanno parlato di “fatto increscioso”. Il riferimento è al licenziamento, mercoledì mattina, del magazziniere Massimiliano Lamattina – che in azienda ricopriva anche la carica di RSU Fim Cisl e RLS (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza) – in difesa del quale si sono schierati sindacati e colleghi. Sì, perché mercoledì è stato proclamato da Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil e Ugl uno sciopero ad oltranza, cui hanno aderito praticamente tutti i lavoratori dell’azienda, ora sospeso “a fronte della convocazione del tavolo istituzionale e della disponibilità dell’azienda a parteciparvi”. Tavolo cui sono stati invitati i i quattro sindacati, l’azienda, la Prefettura e l’Unione industriale.
I commenti
“Anche oggi – commenta Salvatore Pafundi, segretario generale Fim Cisl Alessandria Asti – i lavoratori hanno nuovamente dimostrato compattezza, tanto da spingere le Istituzioni a convocare il tavolo istituzionale, unico passaggio che poteva convincerci a sospendere lo sciopero. Ringrazio a questo proposito il sindaco Rasero per la mediazione svolta sia stamattina davanti ai cancelli dello stabilimento sia oggi pomeriggio”.
Lo sciopero era cominciato mercoledì mattina davanti allo stabilimento, lungo la strada per Castiglione. Stamattina sindacalisti e lavoratori hanno poi dato vita ad un presidio sotto la Prefettura, mentre nel primo pomeriggio sono andati in Municipio per parlare con il sindaco Rasero. “Il nostro obiettivo – ha spiegato Stefano Calella, segretario generale aggiunto Cisl Alessandria Asti – è il rientro di tutte le posizioni: non è possibile che una discussione sindacale finisca con un licenziamento. I toni accesi, nelle trattative, sono all’ordine del giorno, ma il rapporto tra sindacati e azienda deve essere alla pari”.
Per conoscere come è nata la controversia leggi qui.