«Abbiamo un grande centro commerciale naturale e i nostri palazzi storici sono più belli delle casette dell'Outlet di Serravalle». Così, il sindaco Brignolo, lancia l'invito agli astigiani
«Abbiamo un grande centro commerciale naturale e i nostri palazzi storici sono più belli delle casette dell'Outlet di Serravalle». Così, il sindaco Brignolo, lancia l'invito agli astigiani di fare lo shopping natalizio in città. La grande distribuzione contro il commercio al dettaglio è la sfida che si ripresenta ad ogni Natale e che pesa sui guadagni dei piccoli commercianti. «Adesso c'è anche disponibilità di parcheggi in piazza Alfieri, – aggiunge Brignolo – quindi diciamo: venite ad Asti, parcheggiate in centro e i commercianti vi regaleranno mezz'ora di sosta da utilizzare in tutta la città».
Claudio Bruno (direttore dell'Ascom) ricorda l'importanza di aver unito le forze per dare alla città le luminarie «nonostante ci sia una situazione di crisi permanente» mentre Giansecondo Bossi (direttore di Confartigianato) parla di «segnale di ottimismo che si è voluto dare agli astigiani in un momento dove ognuno fa i conti con le difficoltà e le priorità che deve perseguire». Giorgio Guasco (presidente Gruppo 3A) invoca invece una maggiore collaborazione dei commercianti nel rendere la città più turistica di quanto non lo sia: «Girare la domenica con i bar chiusi è molto deprimente e quindi bisogna darsi da fare perché non si può più pensare di tenere chiuso di domenica, come succedeva 30 anni fa».
Di "cultura dell'accoglienza" parla, invece, l'assessore al Commercio Marta Parodi: «Vogliamo incrementare questa cultura in una città che sta cercando di diventare sempre più turistica ma, secondo me, sarebbe necessario, ogni tanto, vedere Asti con gli occhi dei torinesi per capire che si tratta di una città non scontata e che offre molto, ma molto di più di altre città del Piemonte». Turistica sì, dove però non mancano le varie polemiche se si alza la musica dopo una certa ora. «Bisogna convincere gli astigiani ad avere più pazienza – chiosa l'assessore Sorba – perché certe sere basta un minimo rumore che la polizia municipale riceve 100 telefonate di protesta».
r.s.