Lunedì 15 giugno nuovo incontro all'Unione industriale sul caso Askoll, l'azienda di Castell'Alfero che produce motori per lavatrici e che il 31 agosto cesserà l'attività, dopo anni
Lunedì 15 giugno nuovo incontro all'Unione industriale sul caso Askoll, l'azienda di Castell'Alfero che produce motori per lavatrici e che il 31 agosto cesserà l'attività, dopo anni di difficoltà legate alla crisi del settore elettrodomestici. Motivo della riunione, la discussione sulla mobilità. Sì, perché nei giorni scorsi i vertici dello stabilimento hanno incontrato i sindacati di categoria per annunciare che avrebbero fatto recapitare le lettere che annunciavano l'apertura delle procedure di mobilità per i 107 dipendenti rimasti nel sito produttivo.
Tutti i lavoratori rimarranno a casa dal 1° settembre senza poter contare su altri ammortizzatori sociali, a meno che non si riaccenda la speranza sulla cassa integrazione per cessazione di attività. «Il Governo – spiega Silvano Uppo, segretario provinciale Uilm Uil – deve ancora pubblicare il decreto attuativo del Jobs Act, che cancella la cassa integrazione per cessazione di attività. Solo dopo averlo letto sapremo se potremo chiederla prima della mobilità (magari perché la cancellazione avrà effetto dopo il 31 agosto). Al contempo siamo ancora in attesa di partecipare a Roma, con la Regione, ad un incontro al Ministero dello Sviluppo economico per capire se ci sono imprenditori interessati a rilevare il sito produttivo, salvaguardando almeno in parte l'occupazione».
e.f.